Al Lido stabilimenti di Venezia Spiagge aperti dal 29 maggio.
Gli intestatari delle capanne dovranno far rispettare le regole
Prenotazioni delle capanne confermate, date in calendario, voglia di mare.
Certo, servirà il massimo impegno di tutti nel rispettare le regole, a partire da quella che stabilisce il distanziamento sociale.
Su questo, sarà chiamato in primis a giocare un ruolo fondamentale l‘intestatario del contratto con lo stabilimento. Una sorta di nuovo “covid manager” balneare, che dovrà far seguire le indicazioni.
Ma non è più così remota la possibilità che, nonostante tutto, la stagione estiva 2020 sulle spiagge del Lido di Venezia e di Sottomarina possa essere vissuta nel modo più tradizionale possibile. Cioè in capanna.
Capanne, non cabine
Le linee guida, comprese quelle per le spiagge, sono state formalmente recepite dagli ultimi atti ufficiali di Governo e Regione. In sostanza, si tratta di riorganizzare gli spazi per garantire una distanza minima tra le persone ai fini del contenimento del contagio. E se, per gli stabilimenti organizzati con ombrelloni, sono dettate distanze ben precise, la vera questione riguarda le capanne.
In altre realtà del nostro Paese, la cabina al mare viene vissuta come un semplice deposito-spogliatoio.
Al Lido, a Sottomarina e in parte a Rosolina la capanna è invece una modalità di fruizione del tutto particolare del mare. E le norme generiche vanno quindi calate nel contesto specifico.
Come ci si sta muovendo al Lido
Le linee su cui ci si sta muovendo, sia al Lido che a Chioggia, sono molto simili.
“L’utilizzo della capanna verrà regolamentato nel rispetto delle normative vigenti”, spiega Sebastian Perini, direttore di Venezia Spiagge, il principale gestore del Lido di Venezia. “Stiamo preparando un regolamento, da far controfirmare agli intestatari delle capanne, per garantire il rispetto del distanziamento sociale e delle altre dinamiche che occorrerà rispettare per usufruire quest’estate della spiaggia. A tempo debito, comunicheremo queste modalità ai nostri utenti, perché vogliamo che prima di tutto sia tutelata la sicurezza delle persone. È da 3 mesi, fin dall’inizio dell’emergenza, che ci stiamo dando da fare per far sì che l’estate 2020 possa essere più normale possibile”. Intanto, conferma il direttore, con le nuove norme del DPCM è del tutto rientrato il timore di dover usufruire delle capanne una sì e una no: saranno tutte a disposizione, sempre logicamente garantendo il rispetto delle norme anti contagio.
Come ci si sta muovendo a Sottomarina
Anche a Chioggia le idee non mancano. “Il regolamento comunale di qualche anno fa – sottolinea Giorgio Bellemo, presidente del consorzio di operatori balneari Ascot Chioggia – prevede per ogni capanna 2 ombrelloni, pari a un totale di 6 persone. Come associazione, abbiamo quindi suggerito all’Amministrazione comunale di richiamare questo criterio nell’ordinanza balneare. Anche per togliere qualunque alibi, pensiamo che vada stabilito un massimo di 8 persone per capanna, sempre nel rispetto del distanziamento sociale. Anche perché va ricordato che il DPCM non prevede nessun divieto di collocare le capanne. E gli spazi per rispettare il distanziamento sociale non ci mancano”.
“Spesso – conferma Fabrizio Boscolo Nale, presidente di Gebis/SeGeAr di Sottomarina e Isola Verde, facente parte di Unionmare Veneto e aderente al Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio – le capanne vengono utilizzate come mero punto d’appoggio. Quello che va regolato è dunque lo spazio antistante alla cabina. Con un’area di 40 metri quadri, ad esempio, il distanziamento sociale ammette al suo interno un massimo di 10 persone. E questo sarà il limite da non superare anche per la capienza delle capanne”.
Il ruolo dell’intestatario della capanna
La linea è quindi quella di coinvolgere al massimo l’utenza.
“Serve buon senso, soprattutto nell’evitare gli assembramenti”, evidenzia Perini.
“Nel protocollo che sottoporremo all’intestatario della capanna – aggiunge Boscolo Nale – prevederemo che sarà lui il responsabile del rispetto del distanziamento e delle altre norme, come quella che prevede la raccolta dei nominativi di chi usufruirà della capanna”.
In tal senso, aggiunge il presidente di Gebis, l’elenco andrà comunicato prima dell’inizio della stagione e non potrà superare le 10 persone, senza possibilità di sostituzioni temporanee.
“Noi ci occuperemo della sanificazione delle attrezzature, minimo una volta al giorno: basterà lasciarle all’esterno della capanna. E se, nell’orario di apertura, qualcuno volesse far sanificare anche l’interno, sarà sufficiente chiedere al nostro personale”.
Al Lido pronti per partire
Intanto, in queste ore, fervono i lavori per allestire le spiagge.
“Stiamo lavorando come dei matti per adattarci alle linee guida: vogliamo presentarci perfetti al via”, fa il punto il direttore di Venezia Spiagge. Già questo weekend vorremmo aprire Blue Moon e spiaggia libera, anche per dare un segnale di positività. E il 29 maggio faremo in modo di aprire tutti gli stabilimenti con capanne, in Zona A e a San Nicolò”.
Del resto, la voglia di spiaggia si può percepire chiaramente, tra la gente. Lo confermano i dati delle prenotazioni. “Diciamo che, partendo dal presupposto della pandemia di un virus letale, possiamo dire che tutto sommato l’andamento delle richieste non è andato assolutamente male, conclude Perini.
Capanne Des Bains, Excelsior e Quattro Fontane
Resta invece ancora in sospeso l’apertura delle spiagge di Excelsior, Des Bains e Quattro Fontane. “Non abbiamo ancora una data per la riapertura – fa il punto il direttore generale Alessio Lazazzera – e ci prendiamo ancora qualche giorno di tempo.
Per ora diciamo solo che stiamo facendo del nostro meglio per arrivare a una decisione ufficiale riguardo a tutti gli aspetti legati all’apertura nella stagione estiva 2020”.
A Sottomarina dal 16 giugno
A Sottomarina, invece, “le spiagge saranno aperte per elioterapia fino al 15 giugno e dal 16 con servizio di salvataggio”. Lo rivela il presidente di Ascot Chioggia subito dopo aver ricevuto dal Comune il provvedimento di chiarimenti sull’ordinanza balneare. “La “vera” stagione estiva potrà dunque iniziare a pieno regime verso metà del prossimo mese”, afferma Bellemo.