A chiedere l’obbligatorietà del patentino è il Codacons, in particolare per alcune razze di cani come Pitbull e Rottweiler, potenti e potenzialmente pericolosi
Nel gennaio del 2007, tramite un’ordinanza del Ministero della Salute, era stata emessa una black list di razze canine potenzialmente pericolose nella quale rientravano numerose razze tra cui Rottweiler, Bulldog Americano e Pittbull.
In seguito alle varie proteste da parte di animalisti e operatori del settore come veterinari, etologi ed educatori cinofili ebbe tuttavia vita breve e attualmente la normativa nazionale non prevede alcun elenco di razze canine considerate pericolose per loro natura o per legge.
Non vi sono di conseguenza obblighi di percorsi di formazione collegati direttamente alla proprietà o detenzione di particolari animali ritenuti potenzialmente pericolosi.
La normativa statale attualmente in vigore stabilisce, a seguito di episodi di morsicatura o aggressione, che i servizi veterinari attivino un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario.
L’allarme del Codacons
Non basta, sostiene il Codacons, che lancia l’allarme.
Ogni anno in Italia si contano circa 70 mila aggressioni a danno dell’uomo da parte di cani, alcune con gravissime conseguenze.
Alla luce di queste, ultima, in ordine di tempo, l’uccisione di un bimbo di 15 mesi azzannato da due pitbull e il ferimento della mamma che ha tentato di difenderlo, l’associazione dei consumatori chiede l’obbligo del patentino indipendentemente dall’educazione che si dà al proprio animale, senza comunque demonizzarlo.
Codacons spiega che è universalmente riconosciuto come alcune razze, appunto i Pitbull come anche i Rottweiler, per le loro caratteristiche fisiche peculiari – potenza, robustezza, dentatura – possano provocare ferite letali in caso di morsicatura.
Da parte sua l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione degli animali chiede al legislatore di regolare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso sono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente.
Cosa prevede il patentino
L’obiettivo del patentino, rilasciato ai proprietari di cani e detentori al termine di un percorso formativo che prevede il superamento di un test finale, è di favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane e il proprietario e si sviluppa in due livelli.
Nel livello base si affrontano argomenti quali l’etologia canina, lo sviluppo comportamentale in relazione alle fasi della vita dell’animale, il benessere del cane, la relazione con l’uomo, come prevenire l’aggressività e i problemi di comportamento, obblighi e responsabilità del proprietario in materia di tutela del benessere degli animali d’affezione. Il percorso avanzato, obbligatorio per chi ha cani riconosciuti a rischio elevato per l’incolumità pubblica, prevede un maggiore approfondimento degli argomenti anche con esercitazioni pratiche e maggiori sessioni didattiche. I proprietari o detentori di cani che devono seguire i percorsi formativi sono individuati dai Comuni in collaborazione con i Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti.