A Palazzo Ducale la prestigiosa mostra dedicata al grande pittore veneziano
Presentata a Palazzo Ducale la mostra “Canaletto & Venezia”. Il sindaco Brugnaro: “Con questi grandi eventi Venezia parla al mondo”
Il Canal Grande, il Bacino San Marco e la Piazza, il Ponte di Rialto, il Molo.
Sono vedute di Venezia che incantano nei loro giochi prospettici e di luci e ombre. Dipinti che con i loro colori chiari e luminosi restituiscono agli occhi di chi li guarda l’ineguagliabile luce di una città unica al mondo. Le celebri rappresentazioni della Serenissima di Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, diventano protagoniste di una nuova mostra.
Nelle prestigiose sale di Palazzo Ducale, dal 23 febbraio al 9 giugno 2019, sarà “Canaletto a Venezia”.
Il percorso espositivo si snoda intorno alle eccellenze del Settecento veneziano, epoca artistica di grande complessità e valore nel campo della pittura, della scultura e delle arti decorative.
IL CANALETTO
Il ‘700 è un secolo di grande vitalità e trasformazioni. I quadri di Canaletto non sono infatti riproduzioni autentiche di quanto l’artista osservava nella realtà. Sono piuttosto il frutto di una sua personale visione resa viva da un virtuosismo tecnico con pochi precedenti. A Venezia, con Canaletto, si ha l’espressione più alta del vedutismo italiano.
FRANCESCO GUARDI
Un altro aspetto interessante del vedutismo veneziano ci è offerto da Francesco Guardi. Con lui l’attimo di vita si ferma sulla tela e Venezia, con i suoi canali, le sue calli e i suoi campi in festa, diventa una città magica.
Nei primi anni del secolo si afferma infatti una nuova forma artistica che rompe i legami con il rigore del Classicismo e con la teatralità del Barocco. Il colore prende il sopravvento sul disegno. Due giovani coetanei, Giambattista Tiepolo e Canaletto, dipingono opere in cui la luce acquista valenza fondante.
GIAMBATTISTA TIEPOLO
Con le opere di Tiepolo si entra in un’avventura visiva in cui protagonista, con Venezia, è l’esplosione dei colori.
“Canaletto a Venezia” documenta questi fondamentali passaggi rendendo omaggio anche ad altri autori come Pietro Longhi e la sua pittura di costume. Dalll’esplosione del vedutismo, attraverso la pittura di storia, quella di paesaggio e il capriccio si arriva a fine secolo con i protagonisti Francesco Guardi e Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista. La storia del ‘700 è anche quella della presenza europea della Serenissima e del viaggiare dei suoi artisti, che la mostra racconta accompagnando il visitatore in un’esplorazione a 360 gradi di un secolo straordinario e rivoluzionario.