I consigli del consulente nutrizionale Paolo Bianchini: evitare alimenti e bevande zuccherine
Quando il caldo ci svuota di energie, cosa è meglio mangiare? Un frutto di stagione?
Oppure olive, uova e carne, conditi con burro e sale?
La domanda è volutamente insidiosa, perché, istintivamente, la maggioranza punterà sui prodotti vegetali.
Specie su quelli che, a partire da ciliegie, fichi e uva, contengono più zuccheri.
Secondo Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico (esperto cioè di quei prodotti che favoriscono i processi fisiologici dell’organismo), proprio i prodotti zuccherini, comprese le bibite, sono invece quelli da evitare.
Energie: il paradosso degli alimenti zuccherini
“Paradossalmente, d’estate ancor di più che in inverno, bisogna evitare il più possibile la frutta, scardinando il fatto che gli alimenti zuccherini diano energia, così come le bibite, birre e gelati”, ammonisce Bianchini.
“Per rinfrescarsi d’estate bisogna bere acqua, non ricorrere ad alimenti contenenti zuccheri o edulcoranti”.
Una teoria che ha una base biochimica: “Alimenti o bibite zuccherine – prosegue il consulente nutrizionale di Salò – causano un repentino aumento della glicemia con conseguente produzione di insulina, che favorisce l’ingresso dello zucchero nelle cellule, agendo come una sorta di passepartout che apre delle serrature”.
In altri termini, attraverso l’alterazione ormonale aumenta l’infiammazione cellulare, “punto di partenza di ogni disturbo e/o patologia”.
Un’altra diffusa convinzione che Bianchini invita a sfatare è quella secondo cui il caldo estivo, favorendo la sudorazione, aiuti a smaltire lo zucchero introdotto in eccesso.
“Tale idea – afferma – è completamente errata perché si perdono eventualmente solo sali minerali: lo zucchero resta tutto nelle cellule”. Inoltre, conclude, “d’estate la tiroide lavora di meno e questo più facilitare l’ingrassamento”.
Frutta e verdura: sì, ma con attenzione
Anche al di là dello specifico contesto estivo, Paolo Bianchini richiama alla massima attenzione nei confronti del consumo di frutta. “Quelli che dicono “ma quanto male farà mai una mela” – sostiene – non conoscono la fisiologia umana”. “Tutto lo zucchero nel nostro sangue – prosegue – è circa 5 grammi. Una mela media ha 20 grammi di zucchero, pesche e albicocche poco di meno, idem l’anguria”.
Il discorso è sempre legato alla produzione di insulina in quantità elevate, “fattore in generale estremamente negativo per la salute”. “Mangiare un frutto ogni tanto – aggiunge Bianchini – non sarà un problema. Ma quando lo stimolo è ripetuto nel tempo, soprattutto d’estate con elevate quantità di frutta magari al posto del pranzo, si rischia di mandarlo in tilt”.
Alla massima attenzione, il consulente nutraceutico di Salò invita anche nei confronti del consumo estivo di verdure, se centrifugate. Non bisogna cioè esagerare, “perché i vegetali contengono carboidrati a lento assorbimento sotto forma di fibre, che normalmente non sono digeribili e passano inalterate dal sistema digestivo. Ma quando si mettono le verdure in un frullatore o in un estrattore, le molecole di polidestrosio vengono spezzettate”. Aumentando la glicemia.
La rivalutazione di grassi, proteine e sale per recuperare energie
“Le verdure – conclude Bianchini – sono sicuramente meglio della frutta. Ma sono molto meglio grassi e proteine”.
I lipidi, infatti, sono un’importante riserva energetica per il corpo e sono indispensabili alla cellula per il suo normale funzionamento. Ugualmente le proteine, che sono essenziali per svolgere numerose funzioni biologiche, tra cui la costruzione delle cellule e contengono vitamina B12 e sali minerali come ferro e zinco.
Elencando i cibi migliori per recuperare le energie si trovano dunque olive, avocado, cocco, frutta secca come mandorle. Come condimento, invece, meglio il burro chiarificato.
“Naturalmente questi cibi devo essere accompagnati anche a delle proteine nobili come carne, pesce e uova e delle verdure fresche di stagione”, precisa.
E il sale? “Chiaramente – afferma Bianchini – l’utilizzo del sale è appropriato. Oppure al posto del sale si possono usare anche le acciughe che sono ancora meglio dei capperi perché rappresentano sia una fonte proteica che di lipidi, specialmente omega 3”. Un “pronto soccorso energetico” può arrivare anche da un pezzo di parmigiano. E, facendo sport, si può aggiungere acqua con qualche chicco di sale grosso, anche insaporita con qualche goccia di limone, lime, pompelmo o aromatizzata in infusione con erbe aromatiche come menta, basilico, melissa, finocchietto o lavanda”.
Alberto Minazzi