La Green Road dell’Acqua, in Trentino, ex aequo con la ciclovia dei Parchi, in Calabria, si sono aggiudicate la sesta edizione dell’Italian Green Road Award, l’Oscar Italiano del Cicloturismo.
Il premio che viene assegnato ogni anno alle “vie verdi” delle regioni italiane che si sono distinte nell’attenzione al turismo “lento” e che hanno saputo valorizzare i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo in bicicletta.
“Si è scelto di assegnare il primo premio a due territori molto diversi tra loro sul tema del cicloturismo: da una parte un tessuto maturo come la Provincia Autonoma di Trento, alfiere dei viaggi su due ruote e dall’altro la Regione Calabria una regione del Sud che solo in tempi più recenti ha investito in infrastrutture e servizi per il cicloturismo, convertendo l’ampia rete di sentieri e percorsi appenninici in ciclovie per puntare a un differente target di turismo”, spiega Ludovica Casellati, direttore di viagginbici.com, fondatrice di Luxury Bike Hotels, nonchè presidente della giuria esaminatrice.
Alle spalle di Trentino e Calabria si sono piazzate, nell’ordine, l’Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, le Marche al terzo posto con il Grande Anello dei Borghi Ascolani (GABA) e la Basilicata, che ha ricevuto la menzione speciale di Legambiente con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane.
La Green Road dell’Acqua
Le “ciclovie da Oscar” possono essere percorse a tappe o anche solo per un tratto, in base il tipo di escursione che si vuole intraprendere, utilizzando diversi tipi di bici, inclusa l’e-bike.
Ben segnalata e attrezzata, la Green Road dell’Acqua in Trentino è un percorso ciclopedonale asfaltato ad anello, che inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e, dopo aver attraversato 20 comuni, si conclude a Trento. L’acqua è la protagonista del percorso che si snoda tra il fiume Adige, il lago di Garda e altri specchi e corsi d’acqua, costeggiando vigneti e punti panoramici. La Green Road dell’Acqua è stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse.
La ciclabile da Oscar in Calabria
La ciclovia dei Parchi della Calabria, ex aequo con la ciclabile trentina, attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di ben 545 chilometri.
Inizia a Laino Borgo (in provincia di Cosenza) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350.000 ettari lungo quattro parchi naturali :l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre. Attraversa oltre 60 città, paesi e borghi che ben incarnano lo “spirito calabrese” e alterna tratti asfaltati a terra battuta.
Molti chilometri sono a uso esclusivo di ciclisti e pedoni. Il percorso è segnalato e attrezzato con fontane d’acqua, bike center, luoghi di sosta e di ospitalità.
Il percorso che si inserisce nell’Eurovelo 7, una delle più importanti ciclabili europee
Il tratto di 64 chilometri della Ciclovia del Sole che unisce 10 comuni tra le province di Modena e Bologna, da Mirandola a Sala Bolognese, si è classificato al secondo posto. Un percorso da Oscar per il recupero dei sedimi ferroviari dismessi e la riconversione del tracciato con un intervento considerato “da manuale” tra le buone pratiche del cicloturismo. Segnalata e attrezzata con aree sosta – dotate di punti di ricarica e-bike e cellulare, fontane d’acqua e kit per riparazioni – la ciclovia è interconnessa con la viabilità locale esistente e, grazie alla facilità del percorso, è perfettamente adatta alle famiglie e ai pedalatori in erba.
Il Grande Anello dei Borghi Ascolani
Voluto dalla Regione Marche in risposta alla crescente domanda di turismo outdoor all’indomani del primo lockdown 2020, il Grande Anello dei Borghi Ascolani (GABA) è un nuovo percorso ciclopedonale a tema storico-naturalistico che si è aggiudicato il 3° posto dell’Oscar Italiano del Cicloturismo 2021.
L’itinerario è un anello di 100 chilometri – suddiviso in 7 tappe di 15 chilometri ognuna – che unisce Ascoli Piceno alle località più caratteristiche dell’entroterra pre-appenninico, valorizzandone le peculiarità naturalistiche, culturali ed eno-gastronomiche. Un viaggio attraverso i magnifici borghi collinari ai piedi del gruppo montuoso del Ceresa e dei Monti Gemelli, compreso nei Comuni di Ascoli Piceno, Venarotta, Roccafluvione e Acquasanta Terme.
La pavimentazione è mista e alterna strade bianche a sterrato e sentieri, soprattutto mulattiere utilizzate per gli spostamenti degli abitanti tra un borgo e l’altro, a tratti asfaltati. Il percorso è segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane d’acqua e assistenza, oltre a punti di ristoro e all’offerta ricettiva nelle località attraversate.
Una menzione speciale per la Basilicata
La menzione speciale Legambiente è andata alla Basilicata con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane.
Dalla Città dei Sassi patrimonio Unesco e Capitale della cultura europea 2019 si attraversa il parco della Murgia Materana e, costeggiando l’oasi WWF di San Giuliano, si raggiungono le Piccole Dolomiti Lucane, attraverso il parco di Gallipoli Cognato.
Un totale di 114 chilometri fatto di riserve naturali e di borghi arroccati in un percorso prevalentemente asfaltato, segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane d’acqua, assistenza e possibilità di ristorazione e ospitalità nei comuni attraversati.
Le ciclovie candidate al Premio
Sedici tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno fino a due ciclovie all’Italian Green Road Award, un premio il cui duplice obiettivo è, da una parte, stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo come volano per una ripartenza in linea con le direttive del Green Deal europeo, la serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei.
“Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è un turista ad alto valore aggiunto e a impatto zero – rileva Ludovica Casellati, direttore di viagginbici.com –Rispetta l’ambiente, si sposta frequentemente non concentrando la spesa su un’unica area, usufruisce dei servizi turistici, visita musei, acquista tour tematici e prodotti enogastronomici. Lungo le direttrici ciclabili, se efficacemente consolidate e promosse, possono svilupparsi quindi nuove forme imprenditoriali e nascere nuove opportunità di lavoro“.
Claudia Meschini