Si legge Ferrara Buskers Festival, si intende il più grande evento di artisti di strada del mondo dal 1988.
Una 34° edizione, quella della città romagnola, che ha come payoff “Torniamo a respirare”.
Un invito a inalare non solo aria nuova per i nostri polmoni, bensì a portarne di nuova nel nostro pianeta, nel rispetto per l’ambiente, e al nostro corpo, testa e cuore, grazie a quelle arti in continua sperimentazione e contaminazione che popolano le strade del mondo.
Dai balconi al parco Massari
Dopo la rivoluzionaria edizione del 2020, che per necessità ha portato gli artisti di strada a esibirsi in cinque diverse location e sui balconi anziché nel loro ‘habitat naturale’, questa 34° volta continua nel solco tracciato portando la manifestazione all’interno del parco Massari, dalle 19 alla mezzanotte, a partire da mercoledì 25 fino a domenica 29 agosto.
Come di consueto, Comacchio ospita l’anteprima del festival, martedì 24, anticipando quello che sarà l’evento di Ferrara. Inizia lo spettacolo il gruppo dei TwinPeas, alle 18, nell’area protetta della Salina di Comacchio; seguono in serata, in altre tre diverse location (Trepponti, Arena di palazzo Bellini e il Retro Museo Delta Antico), i concerti di Lev Radagan, Raffaele Kohler, Cinque Uomini Sulla Cassa Del Morto, Tovte, Porcapizza e ancora TwinPeas.
4 giorni di Festival
Questi artisti non si limiteranno alla presenza in apertura, ma saranno ancora in città per continuare le loro esibizioni, in supporto agli “headliner”, nei quattro giorni di festival che seguiranno alla giornata di apertura del 25 agosto, inaugurata dalla mostra artistica nel Padiglione di Arte Contemporanea (PAC), dalle prove generali di Stefano Bottoni (direttore artistico del Buskers) & Friends con il loro concerto e dallo spettacolo, alle 21, “Teatro Illegal” di Paolo Rossi e i Virtuosi del Carso.
Tra gli eventi principali dei successivi quattro giorni vi saranno La Orquestra Informal, una band itinerante di origine italo-ispano-argentina che fonde strumenti e ritmi latino americani con la musica gipsy europea (presenti solo il 26 agosto); il progetto solista TribalNeed, di Riccardo Moretti, che fonde alla musica elettronica il didjeridoo (uno strumento a fiato di circa 1,5 metri, con diametro di qualche centimetro, originario dell’Australia), le percussioni, il beatbox e l’hang, un altro particolare strumento composto da due semisfere di metallo appiattite il cui maestro indiscusso è Paolo Borghi, in esibizione il 28 agosto. Chiudono il festival, ancora una volta, Porcapizza: una one-man-band che risponde al nome di Massimo Tortella, autentico inventore di suoni “riciclati” e suonatore di chitarra, basso, batteria, voce, armonica e tastiere (nonché di arte in generale e humor).
BGreen, la cura delle api
Ma il programma di Ferrara Buskers Festival non è solo questo, anzi: ogni giorno sarà contraddistinto da 18 spettacoli, street food, giocoleria e fuoco acrobatico, un mercatino e spettacoli per bambini, con annessi laboratori gratuiti sul riciclo e sulle api. A tal proposito, BGreen è uno dei punti forti dell’evento, che mette in relazione il rispetto dell’ambiente (per il quale ha già ricevuto riconoscimenti importanti tra cui Premio Cultura in Verde e Premio Ecofeste) e la cura delle api, grazie alla collaborazione con l’Associazione Apicoltori Estensi. All’entrata del festival verranno consegnati semi di fiori misti, per sostenere il ripopolamento delle api.
“Fateci strada”: l’esordio
Come ricorda il sito, un festival è prima di tutto musica, ma i buskers sono dediti a qualsiasi forma d’arte. Ecco che il già citato PAC, il Padiglione d’Arte Contemporanea adiacente al parco, apre le sue porte gratuitamente dalle 11 alle 20 per ospitare, tra le opere d’arte, anche un’inedita mostra fotografica-documentaristica relativa ai 34 anni del festival di strada di Ferrara. Inoltre, vi è un occhio di riguarda anche per i giovani artisti in erba con il Progetto Young – Fateci Strada, che consente loro di esibirsi in uno dei più grandi palchi di strada del mondo.
In sicurezza, verso la normalità
“Siamo fieri di esserci stati anche in un terribile 2020 e ricordo con orgoglio la partecipazione di Gianna Nannini – ha ricordato la presidente del Festival Rebecca Bottoni – Oggi facciamo un altro passo verso la normalità, ricercando momenti di spensieratezza ma sempre nel rispetto del prossimo e delle normative anticovid-19”.
A questo proposito l’evento rispetterà le normi vigenti per quanto riguarda il contenimento del virus Sars-Covid-2. Per partecipare, oltre all’acquisto del biglietto giornaliero, sarà necessario essere in possesso del Green Pass (ottenibile già dalla prima dose di vaccino o con un tampone effettuato le 48 ore precedenti o dopo la guarigione dal coronavirus entro i sei mesi precedenti). Il festival inoltre, grazie all’accordo con Synlab, metterà a disposizione a prezzo agevolato la possibilità di fare un tampone molecolare in loco.
Damiano Martin