Il simpatico papero vestito da marinaio spegne quest’anno 90 candeline
C’è un po’ di Paperino in ognuno di noi. Nel nostro quotidiano quando litighiamo con il vicino di casa, quando ci rilassiamo su un’amaca tra il verde del giardino, oppure quando siamo di fretta e si buca la ruota dell’automobile siamo come lui. E come lui dobbiamo fare i conti con le bollette, con la gestione familiare, la fidanzata e il lavoro che c’è e non c’è.
Forse è proprio per questa identificazione che il papero vestito con blusa e berretto da marinaio è tra i personaggi Disney più simpatici e amati. Donald Duck, il suo nome originale, in italiano Paolino Paperino, il 9 giugno di quest’anno compie 90 anni: un traguardo importante per il personaggio dei fumetti che più incarna l’uomo moderno.
Il debutto
Nel 1934 nel cortometraggio animato “La gallinella saggia” compare un papero bianco vestito da marinaretto dispettoso, birichino e goffo con una voce gracchiante: è il debutto di Paperino.
Dalla sua prima apparizione conquista la scena, il pubblico e i creatori della giovane casa di produzione che lo ha fatto nascere, la Walt Disney Company, oggi una potenza internazionale, che come simbolo ha un altro animale stilizzato, Topolino. Proprio in compagnia del famoso topo, Paperino ritorna sullo schermo nell’estate dello stesso anno per cantare davanti a una platea di orfanelli.
In realtà Donald Duck già aveva fatto una sua prima apparizione vestito con una salopette verde e con un cappello alla bavarese nel 1931 in “The Adventures of Mickey Mouse”, ma la data ufficiale di nascita è quella del 1934. Da allora è iniziata infatti la sua ascesa, tanto da vederlo protagonista di cortometraggi, cartoni animati, riviste, oltre a prodotti di merchandising. Come spiega all’Ansa Becky Cline, per 15 anni a capo degli archivi Disney, negli anni ’40 era così popolare negli Usa che il Governo lo utilizzò per fare propaganda a sostegno dell’impegno nella seconda guerra mondiale e nel 1943 fu preferito a Topolino come protagonista della campagna per incentivare gi americani a pagare le tasse per la prima volta, come sforzo bellico.
Imperfetto come noi
Qual è il segreto del successo di Paperino? Proprio il suo essere come noi.
Nelle sue mille sfaccettature e con i suoi tanti difetti, ispira simpatia e da sempre milioni di lettori delle sue storie si riconoscono in lui. Paperino vive a Paperopoli, in una graziosa casetta con un giardino dove è solito fare le pennichelle sull’amaca, assieme ai tre nipotini Qui, Quo Qua, figli della sorella Della Duck. Fanno parte delle Giovani Marmotte, scout sempre pronti a difendere la natura grazie alla sapiente guida del Gran Mogol. E’ fidanzato con Paperina (Daisy Duck) e per scalare qualche debituccio dalla sua lunga lista lavora di tanto in tanto per lo Zio Paperon de Paperoni, il papero più ricco del mondo, lucidando le monete nel suo deposito sulla collina cittadina.
Sua nonna, Nonna Papera, vive con il cugino Ciccio che lo aiuta nei piccoli lavori in una fattoria di campagna. E’ un’abile cuoca e organizza spesso gustosi pranzetti per i parenti. Della sua vita fanno parte anche Anacleto Mitraglia e Jimmy Jones, i suoi litigiosi vicini di casa. E poi ci sono il fortunato cugino Gastone al quale, al contrario di lui, tutto va sempre per il verso giusto, il pasticcione Paperoga e Archimede Pitagorico, conosciuto per essere il migliore inventore della città.
Tra le caratteristiche del suo carattere prevale la pigrizia, non ha un lavoro fisso, è irascibile e testardo ma affronta il suo difficile quotidiano sempre con il buonumore. Rispetto a Topolino, sempre saggio e preciso, lui vive alla giornata, fugge dai creditori, si arrabbia con i nipotini e per la sua innata sfortuna, perde la testa quando è innamorato e urla quando è frustrato. Il suo tempo lo trascorre per lo più sul divano o l’amaca in giardino. E nonostante il suo alter ego Paperinik, che con le sue gesta gli permette di scrollarsi di dosso la fama di perdente, a noi piace così. Auguri, Paperino.
Silvia Bolognini