I sessant’anni della crema al cioccolato spalmabile diventata il culto dello snack
20 aprile 1964: da diciotto anni, una giovane azienda dolciaria piemontese, già largamente affermata su suolo nazionale (e non solo) con i suoi prodotti, continua a crearne di nuovi.
Oltre alle nocciole, al cacao e all’olio di palma, l’azienda mette insieme la sua storia recente, il fiuto per la contemporaneità, gli anni del boom economico, l’iinovazione del marketing e un pizzico di esterofilia.
Il risultato è un nome diventato culto dello snack, piccola gioia quotidiana e rifugio degli affranti: la Nutella®.
Il fenomeno Nutella
Sessant’anni, dunque, di crema al cioccolato spalmabile, frutto di ingegno, curiosità e necessità, tanto da rendere la Nutella® non solo un nome proprio di cosa, ma nome comune di bene di consumo, pur mantenendo la sua singolarità.
Un fenomeno non solo culinario, ma anche comunicativo e sociologico – realmente studiato – che ha portato il nome dei Ferrero a essere una delle aziende italiane dominanti del proprio settore nel mondo.
Tutto ebbe inizio con il Giandujot, il panetto di crema di gianduia
La Nutella non nacque semplimente come “idea di una crema spalmabile”, anzi.
Per certi versi si potrebbe definire figlia dei suoi tempi, ovvero del Secondo dopoguerra: la povertà la fa da padrone, e le materie prime di importazione sono scarse; il cacao ne è un esempio.
Tra il laboratorio di via Rattazzi e la pasticceria di via Maestra, ad Alba (Torino), Pietro Ferrero si inventa, con la moglie Piera Cillario, di aggiungere le nocciole, di cui il territorio è ricco, alla ricetta della cioccolata.
Nel 1946 nasce dunque il Giandujot, o Pasta Gianduia: un panetto di “crema nocciolata” che si taglia a fette e si spalma sul pane. Costa poco ed è quindi a portata di tutti: nello stesso anno il laboratorio Ferrero diventa una fabbrica. Nasce l’industria Ferrero.
Dalla Cremalba alla Supercrema. Alla Nutella
Nel 1949 muore Pietro Ferrero, a soli 51 anni.
Gli subentrano il fratello Giovanni e il figlio, Michele. La successiva decade è il periodo di affermazione sul mercato italiano e soprattutto dell’antesignana della Nutella, la Cremalba, poi diventata SuperCrema (1951).
Insieme al marketing giocoso e agli altri prodotti, la Ferrero si espande in Germania (1956) e Francia (1960): un passaggio chiave nella creazione del brand – oltre che della crema in sé – e che porta, nel 1964, al lancio sul mercato della Nutella®.
Internazionalità nell’italianità: la Nutella® alla conquista del mondo
Immaginando che, per molti, il nome di per sé sia “scontato”, in realtà è parte del genio di Michele Ferrero, il quale mette insieme la parola inglese nut – nocciola – aggiungendo un suffisso italiano; da qui, la Nutella®.
Il resto poi lo ha fatto il suo gusto, insieme al design del barattolo, alla loro mulfunzionalità una volta svuotati, e al marketing che ha accompagnato il prodotto nello spazio e nel tempo.
Nel 1966 sfonda il mercato francese; nel 1969 Ferrero approda a New York, e nel 1978, Nutella® raggiunge Lithgow, vicino a Sydney, dove viene inaugurato il primo stabilimento extra-europeo.
Solo dopo la caduta del muro di Berlino l’azienda si espande nell’est europeo e in Sud America, e con essa anche Nutella®.
Gli aneddoti di un alimento in grado di entrare nella cultura di gran parte del mondo – perlomeno quello occidentalizzato – non si contano. I principali guardano alla Francia, dove nel 1996 viene organizzato Generation Nutellas®: una mostra dove espongono solamente artisti cresciuti con la famosa crema (Decouflé, Paco Rabanne, Wolinski); il 29 maggio 2005, in Germania, 27.854 persone a Gelsenkirchen si sono radunate per fare colazione a base di Nutella® insieme, stabilendo il Guinness World Record.
La giornata internazionale della Nutella ®
Poteva mancare una giornata internazionale? Il 5 febbraio 2007 è stato fondato il World Nutella® Day – ancora oggi celebrato – grazie all’appello della blogger italo-americana Sara Rosso, suggellando in qualche modo il fenomeno globale. Che ha acquisito uno status istituzionale durante il G8 all’Aquila del 2009, quandi i grandi politici del pianeta hanno soddisfatto la loro fame pomeridiane con uno spuntino a base di pane e Nutella®, preparata dallo chef della nazionale di calcio Claudio Silvestri.
Il resto è storia, tra ristoranti interamente dedicati al brand (a Chicago) fino all’esondazione social di follower, che ha portato a nuovi prodotti, tutti declinati Nutella®.
Damiano Martin