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Boom di tartarughe marine: oltre il 30% in più rispetto al 2023

Boom di tartarughe marine: oltre il 30% in più rispetto al 2023

Lo scorso anno a fine stagione si sono contati 452 nidi. Nel 2024 sulle nostre coste sono stati 601

E’ ormai sempre più facile vederle sulle nostre spiagge, luogo in cui le femmine depositano le uova in buche profonde circa 50 cm. Una volta schiuse, un piccolo esercito di cuccioli che si affaccia alla vita corre rapidamente verso il mare, il suo habitat, dove i piccoli cresceranno. Le tartarughe marine Caretta caretta nidificano da nord a sud dell’Italia e la loro presenza sta diventando sempre più massiccia in particolare nel meridione della penisola e al centro dove è stata più significativa che mai. Nel corso dell’estate appena trascorsa infatti Legambiente, sui dati di Tartapedia.it, che raccoglie le segnalazioni di associazioni e istituti di ricerca, evidenzia che le deposizioni di uova sono state ben 601, il dato più alto mai raggiunto.
Un risultato record frutto del costante lavoro di monitoraggio e protezione di nidi svolto da centinaia di volontari.

animali
Un neonato di Tartaruga Caretta caretta a Jesolo sta raggiungendo il mare – Ph. Cert Padova

190: alla Sicilia il primato, fanalino di coda Abruzzo e Marche con 1 solo nido

La classifica del boom di nascite di tartarughe marine vede in prima posizione la Sicilia con 190 nidi tra le province di Siracusa, Ragusa, Agrigento e Trapani. Al secondo posto si trova la Calabria con 147 localizzati sulla Costa dei gelsomini, in provincia di Reggio Calabria e sul litorale tirreno mentre la Campania si conferma terza con 104 nidi, in particolare sul litorale domizio-flegreo e nel Cilento. In Puglia ne sono stati trovati 99, per la maggior parte concentrati in provincia di Lecce.

Un piccolo di tartaruga Caretta caretta

Si difende bene anche la Toscana con 24 sui litorali delle province di Lucca e Livorno. In Lazio sono stati contati 14 nidi nelle località balneari di Ostia, Torvaianica, Tarquinia Sabaudia, Nettuno e Terracina. 7 i nidi registrati in Sardegna nella parte meridionale dell’isola, in provincia di Nuoro, nel Sud Sardegna e nel sassarese come anche in Basilicata. Seguono la Liguria con 5, localizzati sulla costa di Savona e Imperia; il Molise con 2 e l’Abruzzo e le Marche rispettivamente con 1 solo nido ciascuna nido, localizzati sulla costa teramana e in provincia di Ascoli Piceno.

Il cambiamento climatico ha amplificato l’areale di nidificazione

L’impennata di nidi di Caretta caretta, la specie di tartarughe marine più diffusa nel Mediterraneo non riguarda soltanto l’Italia. Guardando oltre le spiagge nazionali, anche se in numero inferiore rispetto allo scorso anno, il censimento ha individuato 12 nidi sulle coste iberiche e altrettanti su quelle francesi che con quelli del nostro Paese portano il totale a 625 nidi.
Secondo Legambiente il boom di nidificazioni si deve a diversi fattori. In primis l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici, che ha ampliato l’areale di nidificazione della Caretta caretta mentre l’intensificazione degli sforzi di monitoraggio lungo le coste italiane ha permesso di individuare e proteggere un numero maggiore di nidi.

tartarughe
Tartaruga Caretta caretta

Inoltre il progetto Life Turtlenest, cofinanziato dall’Unione Europea per il miglioramento della conservazione marina comune Caretta caretta, ha migliorato significativamente il mantenimento della specie e degli ecosistemi marini. Questo grazie anche alla collaborazione con i Comuni costieri, gli operatori ecologici che si occupano della pulizia delle spiagge, gli stabilimenti balneari, i turisti e le comunità locali, insieme nella convinzione che la tartaruga marina sia non soltanto una ricchezza in termini di biodiversità, ma anche una risorsa straordinaria per gli aspetti socio economici.

I protocolli “Amici delle tartarughe marine”

Dai nidi deposti in Italia, Spagna e Francia, secondo stime indicative è attesa la nascita di oltre 40 mila piccoli di tartaruga.
Ogni nido di Caretta caretta contiene in media un centinaio di uova ma possono arrivare fino a 200.
Purtroppo però la stima di sopravvivenza è di solo 1 esemplare su 1.000 arrivi all’età riproduttiva, 20-25 anni.
Proprio quest’anno Life Turtlenest ha lanciato i protocolli “Amici delle tartarughe marine”, ovvero dei patti di collaborazione rivolti a Comuni, Aree protette e stabilimenti balneari per una gestione responsabile delle spiagge, potenziali aree di nidificazione delle tartarughe marine Caretta caretta che già hanno centinaia le adesioni. Per la protezione della specie importante anche l’istituzione delle squadre di Tartadogs, unità cinofile adeguatamente formate dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana per la ricerca delle uova che hanno affiancato il personale esperto.

Silvia Bolognini

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