Prima la piattaforma di Invitalia è andata in tilt per le troppe richieste. Poi, una volta risolto il problema informatico, sono bastate 4 ore per esaurire i 53 milioni di euro messi a disposizione dal Governo.
È stato un successo oltre ogni prevsione, il click day per il “bonus terme”, lo sconto fino a 200 euro a disposizione di tutti i cittadini per l’acquisto di servizi termali. Una misura destinata al sostegno di un settore tra i più colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia, tant’è che sono stati ben 192 gli enti accreditati su un totale di circa 300 attivi nel nostro Paese.
Il boom ha riguardato però soprattutto i potenziali fruitori dell’incentivo. Lo stanziamento previsto era infatti in grado di coprire fino a 265 mila bonus, ma le richieste di prenotazioni dei clienti hanno superato il milione. A complicare le cose, il primo giorno, è stato anche il mancato rispetto delle procedure da parte degli interessati, che sono andati a intasare la piattaforma provando a registrare in autonomia la propria prenotazione.
La corretta procedura prevedeva infatti la sola possibilità di prenotarsi attraverso un centro termale.
Invitalia, così, ha risolto il problema, il secondo giorno dal via, inviando agli enti accreditati una pec che permetteva loro di accedere in forma riservata alle prenotazioni del bonus. È dunque subito ripartito il flusso delle domande, che ha portato all’esaurimento delle risorse in brevissimo tempo.
Un dato importante, nella prospettiva del rilancio del settore, che pur restando aperto nel 2020 ha registrato un calo del fatturato del 70%, in linea con quello generale del turismo in Italia, si lega al fatto che gran parte di coloro che si sono prenotati non sono abituali fruitori delle terme. Si apre così, come ha sottolineato il presidente di Federterme Massimo Caputi a Il Sole 24 Ore, un potenziale fronte di destagionalizzazione dell’offerta turistica.
«Sostanzialmente – ha quantificato Caputi, prima di sottolineare come gli operatori del settore auspichino un rifinanziamento della misura da parte del Governo – il bonus ha un effetto moltiplicatore di almeno sei volte in volume d’affari nel settore turistico e nelle aree che gravitano intorno». Il settore del turismo sanitario e del benessere, della riabilitazione e della prevenzione è del resto in crescita vertiginosa in Europa. E Federterme ha da poco presentato a Rimini la piattaforma dedicata, che dovrebbe essere operativa dal prossimo giugno, puntando soprattutto sui turisti provenienti dal Nord Europa.
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