Entra in vigore il nuovo Bonus Musica che si trasforma in detrazione fiscale
Potranno contare su una nuova agevolazione le famiglie che vogliano avviare i figli all’arte musicale.
Per i giovani di età compresa tra i 5 e 18 anni che dimostrino passione e inclinazione per le note, arriva il Bonus Musica, previsto dalla legge di Bilancio. E cambia la sua natura.
Non si tratta infatti più di un rimborso diretto come negli anni precedenti, ma di una detrazione fiscale, vale a dire uno sconto sulle tasse, destinato alle famiglie.
I requisiti per la detrazione
La detrazione che si può ottenere è pari al 19% fino a un massimo di 1.000 euro per le famiglie che sostengano la spesa di iscrizione o abbonamento dei figli a conservatori, bande, cori e scuole di musica. Per l’accesso all’agevolazione è necessario che il nucleo possieda un reddito complessivo ISEE inferiore a 36 mila euro.
Nell’ultima legge di Bilancio il governo ha cambiato la natura del contributo, che negli anni 2020 e 2021 era di 200 euro a fronte di un ISEE non superiore a 30 mila.
E’ bene ricordare che l’ISEE indica il reddito patrimoniale di tutta la famiglia e comprende sia il denaro sui conti correnti sia gli altri beni posseduti dal nucleo e non soltanto dalla persona dichiarante. Entrando nel novero delle detrazioni fiscali il “bonus musica” permette di scaricare il peso lordo delle tasse che dobbiamo pagare, come già avviene ad esempio per le spese mediche e altre detrazioni previste.
Bonus Musica 2022: da quando spetta e come fare la domanda
Per il Bonus Musica 2022 non occorre fare alcuna richiesta. E’ una detrazione fiscale che si applica in fase di dichiarazione dei redditi.
Basta infatti compilare l’apposito modulo dell’Agenzia delle Entrate, il nuovo modello 730 in cui vi è anche questa agevolazione.
E’ necessario poi allegare i giustificativi delle spese sostenute. Queste devono essere dimostrate in maniera tracciabile, quindi tramite pagamento avvenuto con versamento postale o bonifico bancario; carte di debito, credito o prepagate; assegni bancari e circolari. Se la spesa riguarda più di un ragazzo vanno compilate più parti del modello di dichiarazione dei redditi con riferimento a ciascuno di loro.
Per accedere al Bonus, l’iscrizione dei figli ai corsi deve essere annuale e rientrare nelle attività musicali previste. Quindi per conservatori di musica; istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute ai sensi della Legge 508 del 21 dicembre 1999; scuole di musica iscritte nei registri regionali; cori; bande; scuole di musica riconosciute da una Pubblica Amministrazione per lo studio e la pratica della musica.
Una guida per la compilazione del nuovo 730
Il Bonus Musica spetta a decorrere dal periodo di imposta in corso alla data del 1 gennaio 2021.
L’Agenzia delle Entrate, per aiutare nella compilazione del nuovo modello in cui vi è anche il bonus Musica (alla voce spese per i conservatori) ha messo a disposizione una guida che spiega i vari passaggi per una corretta dichiarazione dei redditi. Un successivo decreto attuativo invece chiarirà se e come sarà disponibile il Bonus Musica per l’anno di imposta 2022.
Silvia Bolognini