In tema di affitti, un contributo una tantum di 400 euro di certo non risolve tutti i problemi.
Ma può comunque aiutare chi, a causa dell’emergenza coronavirus, si trova in difficoltà economiche. Per questo, la Regione Veneto ha deciso di istituire un “Fondo di sostegno Covid” da un milione e mezzo di euro.
Richieste online dal 15 giugno
La Regione ha previsto procedure semplificate per richiedere il contributo straordinario da 400 euro per sostenere le spese per l’affitto. Il periodo in cui possono essere presentate le domande va dal 15 giugno al 5 luglio. Sarà sufficiente scaricare un modulo di autodichiarazione, compilabile da smarthphone o computer.
Non ci sarà insomma bisogno di stampare nulla o di recarsi a un apposito sportello dedicato. Il modulo andrà infatti inviato esclusivamente via internet, sul sito www.regione.veneto.it/web/casa/fondo-affitti.
Per contatti e informazioni, ci si deve rivolgere alla Direzione Lavori pubblici ed edilizia (tel.041-2792401).
Chi ha diritto al bonus
Il provvedimento regionale è destinato alle famiglie venete che, nel 2019, avevano un reddito complessivo fino a 50.000 euro. Questo dovrà essersi ridotto, nei mesi di marzo e aprile, di almeno la metà rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I beneficiari non devono inoltre avere a disposizione altri alloggi di proprietà. Infine, non dovranno avere risparmi accantonati superiori ai 20.000 euro. L’ultimo requisito richiesto dalla Regione è quello legato al fatto che la famiglia che richiede il bonus non abbia finora usufruito di altre forme di sostegno per pagare il canone d’affitto.
Il Fondo per l’accesso alle abitazioni
La misura di aiuto prevista in questa fase di emergenza dalla Regione, approvata con una delibera di Giunta, va infatti ad aggiungersi agli altri contributi ordinari per le spese di locazione finora alimentati con risorse statali, regionali e comunali. Tra questi, spicca il Fondo ordinario per il sostegno all’accesso alle abitazioni. Tramite questo canale, vengono erogati contributi per l’affitto ai nuclei familiari residenti in Veneto con reddito Isee fino a 15.000 euro. Come per il 2019, anche per il 2020 a questo fondo è stata assegnata dalla Regione una dotazione complessiva di 10 milioni di euro.
Una misura per le famiglie del ceto medio
Il nuovo contributo, prevedendo una soglia di reddito più elevata, è dunque una misura del tutto straordinaria. E si lega soprattutto alla considerazione che, durante i due mesi di lockdown, sono purtroppo molte le persone che hanno perso il lavoro o non hanno comunque percepito reddito. “Abbiamo pensato – ha spiegato l’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin – alle famiglie del ceto medio, a chi non usufruisce di un alloggio pubblico, a chi sino a ieri non ha mai avuto bisogno di contributi o sostegni pubblici e oggi, invece, si trova a fare i conti con una situazione economica imprevedibile”.
Era ora che si pensasse anche. All’ex ceto medio ora diventato ceto dei poveri