Rinnovate per il 2025 le detrazioni fiscali, con una novità per i neoassunti a tempo indeterminato. Cifre e requisiti
La quantificazione è controversa, ma il contingente degli studenti universitari fuori sede in Italia è comunque assai elevato.
Lo scorso luglio, un’indagine dell’Unione degli Universitari ne ha stimati tra 824 e 900 mila, comprendendo anche quelli che si spostano di provincia.
Il Ministero dell’Università e della ricerca ha risposto, citando il Rapporto sul sistema della formazione superiore e della ricerca 2023 dell’Anvur, indicando una platea di 446.603 studenti iscritti a un Ateneo di una regione diversa da quella in cui risiedono.
Un contingente al quale vanno aggiunti anche i lavoratori trasfertisti. Tutte persone che, giocoforza, cercano una casa, o anche solo una stanza in affitto. Con costi che, proprio per l’elevato numero di richieste, sono spesso elevatissimi in proporzione all’alloggio proposto, al punto di aver dato luogo anche a manifestazioni e proteste nelle città.
È a loro che dunque si rivolge la possibilità, nel caso siano rispettati alcuni requisiti, soprattutto reddituali, di usufruire di un apposito bonus, rinnovato (e in parte ampliato) dal Governo anche per il 2025, sotto forma di agevolazione fiscale.
A quanto ammonta il bonus affitti
Il bonus destinato dal Governo agli universitari che si spostano per motivi di studio fuori dalla regione di appartenenza può essere cumulato ai contributi aggiuntivi eventualmente previsti da Comuni e Regioni.
I beneficiari sono studenti con redditi bassi, ovvero un Isee familiare che non superi i 20 mila euro. E il contributo massimo può arrivare fino a 279,21 euro.
È prevista anche la possibilità di richiedere una detrazione anche quando l’Isee superi la soglia massima fissata per il bonus. In questo caso, è necessario però l’ulteriore requisito della distanza minima di 100 km del domicilio prescelto per l’attività studentesca dalla residenza dello studente. L’agevolazione, in questo caso, è applicata in forma ridotta, ovvero al 19% dell’importo massimo deducibile di 2.633 euro, con un tetto massimo di 500 euro. La detrazione è totale per i redditi familiari fino a 120 mila euro e parziale per quelli tra 120 e 240 mila euro.
Il bonus affitto per i lavoratori fuori sede
Per i lavoratori fuori sede sono previste invece 2 opzioni, la seconda delle quali introdotta dalla Legge di bilancio 2025.
La prima ipotesi riguarda chi, per motivi di lavoro trasferisce la propria residenza in una regione diversa, a una distanza di almeno 100 km. L’importo massimo detraibile in questo caso è di 991,60 euro per chi ha un reddito fino a 15.493,71 euro e di 495,80 euro per chi supera questa soglia ma non i 30.987,41 euro.
La novità rientra nel pacchetto di interventi sui cosiddetti “fringe benefit” e riguarda i soli lavoratori neoassunti a tempo indeterminato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Anche in questo caso sussiste il requisito del trasferimento di residenza di almeno 100 km e il bonus, esente da imposizione fiscale, è concesso a chi abbia percepito nel 2024 somme non superiori a 35 mila euro. La manovra prevede anche un rimborso dei canoni di locazione dell’abitazione principale e degli interessi sul mutuo fino a 1.000 euro o 2000 euro per chi ha figli.
Alberto Minazzi