Azzerati i costi per la maggioranza degli utenti delle banche. Tanti vantaggi, ma attenzione ai rischi
Nella maggioranza dei contratti che sottoscriviamo con le banche, il costo dei bonifici è ormai ridotto a zero. Una gratuità che, anche laddove sia prevista, fino a oggi in gran parte dei casi vale però solo per le operazioni ordinarie.
Esiste infatti uno strumento, il bonifico istantaneo, per chi ha urgenza di trasferire una somma di denaro. Ma l’immediatezza ha un costo. Almeno fino a oggi.
Da giovedì 9 gennaio, infatti, verrà meno il sovrapprezzo applicato come commissione dalle banche per questo servizio, sia esso a tariffa fissa o calcolato sull’importo del bonifico, che in alcuni casi può superare anche i 2 euro.
Bonifici istantanei: cosa cambia
La novità è prevista dal regolamento 886 redatto dal Consiglio europeo dei pagamenti, che entrerà ora in vigore in tutti i Paesi comunitari. Non è comunque la sola modifica introdotta, sempre al fine di facilitare l’utilizzo della moneta digitale e l’abbandono di quella fisica, oltre a favorire la circolazione di denaro e favorire così l’economia.
Secondo le nuove regole, ogni istituto bancario dell’Unione, anche quelli che finora non lo fanno, dal 9 ottobre sarà obbligato a mettere a disposizione e ricevere, h24 tutti i giorni dell’anno, i bonifici istantanei. Uno strumento ancora sottoutilizzato: per esempio, si calcola che nel 2022 solo il 5% dei bonifici effettuati in Italia sia stato di questo tipo.
Rispetto al bonifico ordinario, che attualmente può essere effettuato solo nei giorni feriali e negli orari previsti, il bonifico istantaneo sarà sempre disponibile sia per le vendite tra privati, anche in negozio, che per l’effettuazione dei pagamenti alle Pubbliche Amministrazioni.
Ogni operazione dovrà inoltre richiedere un massimo di appena 10 secondi per il perfezionamento dell’effettivo trasferimento di denaro all’interno dello Spazio economico europeo. Il tutto, lo ripetiamo, al costo fissato per i bonifici in area Sepa nel contratto tra cliente e banca, pari mediamente a 0,37 online e 4,37 allo sportello.
Vantaggi e rischi
Oltre ai vantaggi per l’utenza, la novità punta a rilanciare ulteriormente le transazioni digitali, aggiungendo lo strumento del bonifico alle carte di pagamento e alle app. Pur continuando la crescita, negli ultimi anni la rinuncia al contante ha in parte frenato e oggi, secondo la Bce, il 48% dei pagamenti avviene in forma smaterializzata.
In Italia, continua l’ultima analisi della Banca Centrale Europea, la quota scende al 38%, anche se, negli ultimi 2 anni, si è registrato un calo del -9% dell’uso del contante. Al tempo stesso, il 62% dei cittadini europei interpellati dall’Istituto continua a ritenere importante la possibilità di pagare con denaro materiale.
Resta infatti diffuso, soprattutto tra i meno giovani, un certo timore nei confronti dei pagamenti informatizzati. A tal fine, la nuova normativa introduce anche, in caso di bonifico istantaneo, l’obbligo da parte dell’istituto di credito di verificare la corrispondenza tra Iban e nome del beneficiario.
La semplificazione delle procedure apre infatti al rischio di truffe, venendo meno il periodo d’attesa in cui la banca può effettuare un controllo della liceità dello spostamento di denaro. È dunque presumibile che si renderà necessario elevare ulteriormente il livello di sicurezza, per esempio fissando un tetto massimo alla cifra trasferibile.
Alberto Minazzi