Domenica 2 febbraio, giornata che ricorderemo tutti come il “bomba day”, l’ordigno bellico statunitense della seconda guerra mondiale di circa 220 chili (di cui 129 di tritolo) ritrovato in via Ferraris, a Marghera, sarà disinnescato.
3.500 persone dovranno lasciare le abitazioni e per un’intera mattinata l’area compresa entro 1.816 metri dal punto in cui si trova la bomba sarà deserta.
Nessuna paura per eventuali ladri in azione o sciacalli: su indicazione della Prefettura, abitazioni e aziende saranno tutelate dal presidio di pattuglie di carabinieri.
Che domenica speciale
Senza dubbio domenica sarà una giornata particolare per molti: per gli evacuati che si ritroveranno al Palasport Taliercio e per coloro che, per ragioni superiori, dovranno comunque recarsi al lavoro. E’ il caso degli addetti della Raffineria ENI, di Petroven, Pilkingtone e Simar, dove gli impianti non possono essere fermati. Per loro, la Prefettura ha disposto chiare indicazioni tecniche. Durante il despolettamento, infatti, dovranno stare in “locali opposti rispetto a quelli orientati verso l’ordigno, lontani di superfici vetrate” e, nel caso in cui lo stabilimento si trovi entro 500 metri dall’ordigno “le finestre devono essere tenute aperte e i vetri coperti di nastro adesivo”.
Solo mezzi della Protezione civile e navette
La viabilità terrestre, acquea e ferroviaria pubblica e privata sarà vietata dalle 7.00 fino al termine delle operazioni, che dovrebbero concludersi nell’arco della mattinata. Vietato anche il sorvolo dalle 8.30 alle 12.30. Lo sgombero dei cittadini avverrà dalle 6.00 del mattino alle 7.00.
Per recarsi al Palasport Taliercio, punto di raccolta e ristoro, ci saranno navette in partenza ogni 5 minuti lungo Viale San Marco (fermate Sansovino-Molmenti-Boerio-Forte Marghera) e i pulmini della Protezione Civile e delle varie associazioni che si sono messe a disposizione. Bloccato anche il Ponte della Libertà. Resterà invece attivo il servizio People Mover da e per Tronchetto.
Una domenica mattina al Taliercio
Al Taliercio circa 150 volontari della Protezione Civile di Mestre e terraferma, assieme a quella di Marghera e Venezia, offriranno agli ospiti la colazione con bevande calde, acqua e brioches. Sono stati allertati anche i sette distretti della Protezione Civile della Città metropolitana e gli scout Agesci e Cmgei. Nel caso le operazioni di disinnesco si protraessero, i volontari potrebbero organizzarsi per il pasto.
La bomba brillerà al largo di Malamocco
La bomba sarà trasporta dalla Marina Militare al largo di Malamocco, dove sarà fatta esplodere a 8 metri di profondità. L’area è denominata “Malamocco Big Cargo” (MBC) e si trova alle coordinate Lat: 45°22.1750’ Ne e Lon: 012°24.7607’ E.
Il raggio della zona di sicurezza per il brillamento è di 2.000 metri di sgombero operatori immersi,1.000 metri navigazione natanti e 500 metri in verticale.
La deflagrazione alzerà una colonna d’acqua di circa un centinaio di metri.
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