La relazione di Arera: luce fino al +25%, per il gas “solo” +10%
La breve stagione dei ribassi dei prezzi di gas e luce è ormai finita.
La lettura dell’evoluzione della situazione sul fronte energetico del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, conferma la fondatezza di una rinnovata preoccupazione di nuovi futuri rincari sul fronte delle bollette.
È stato del resto Stefano Besseghini, presidente di Arera (l’autorità di regolazione che fissa tra l’altro i prezzi applicati sul mercato tutelato), a illustrare in audizione alla Commissione Finanze della Camera il quadro che ci attende nei prossimi mesi.
Gli aumenti delle bollette prospettati da Arera per l’autunno
Il mercato di elettricità e metano, ha sottolineato Besseghini ai deputati, continua la fase di instabilità e volatilità, con le quotazioni in rialzo.
In particolare, gli aumenti dovrebbero riguardare le bollette della luce, con la previsione di un +10% nel terzo trimestre (quando la corrente serve anche per il condizionamento dell’aria) e di un successivo +25% tra ottobre e dicembre.
Rispetto ai prezzi del trimestre da aprile a giugno, anche il prezzo del gas naturale sembra destinato a crescere, sia pure in percentuale inferiore. E cioè, secondo Arera, del +5% nel terzo trimestre e fino al +15% nel quarto. È chiaro che si tratta solamente di previsioni, dovendo aspettare le quotazioni reali per quantificare la stangata. Ma il trend è quello di possibili aumenti, forse già da maggio.
Costi annui da 317 a 459 euro in più per famiglia
Le associazioni di consumatori hanno così provato a stimare l’impatto che potrebbe gravare sulle famiglie.
Assoutenti ha quantificato in 160 euro di bollette per l’energia elettrica e 157 per il gas la maggior spesa annua per nucleo.
I 317 euro complessivi sono inferiori ai più pessimisti calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha quantificato un maggior esborso di 459 euro medi per ogni famiglia.
Il calcolo, in questo caso, ricomprende anche gli oneri di sistema, appena reintrodotti, che secondo Assoutenti pesano per il 12,7% sulle tariffe dell’energia elettrica. È su un nuovo sconto su questa voce della bolletta che puntano tutte le associazioni nelle richieste di intervento al Governo. Anche perché la stessa Arera ritiene che un “bonus riscaldamento” per circa 23 milioni di utenze, ma solo da ottobre a dicembre, potrebbe non bastare.
Le incognite
Oltre al tema delle possibili speculazioni, ventilato dal Codacons, sono comunque numerose le variabili che, in un senso o nell’altro, incideranno sui costi effettivi.
Al tema delle forniture russe, a quello del nucleare francese, alla possibile ripresa dell’economia cinese si devono infatti aggiungere anche le riflessioni legate al rischio di un calo di produzione di energia idroelettrica dovuta alla siccità.
Sull’altro fronte, l’effetto-aumento potrebbe essere in parte contenuto da un lato dall’elevato livello di scorte, vicine in tutta Europa a un 60% mai visto in precedenza in questo periodo dell’anno grazie all’inverno particolarmente mite, dall’altro dalla capacità dimostrata dall’utenza finale di mettere in campo misure di taglio dei consumi a fronte dell’emergenza.
Alberto Minazzi