Si ripetono in tutta Italia gli episodi di interruzione del servizio elettrico legate al caldo, in Sicilia le situazioni più problematiche. Il tema di indennizzi e risarcimenti
Ci sono anche i ripetuti blackout elettrici tra gli effetti dell’ondata di caldo eccezionale che continua su tutta Italia, con un break temporalesco previsto dai meteorologi dalla serata di lunedì 24 luglio, ancora però solo al Nord.
A Milano, per esempio, a giugno si sono verificate 462 interruzioni di erogazione di energia elettrica. A Roma, nei giorni scorsi, decine di persone sono rimaste per mezz’ora bloccate in metropolitana senza area condizionata. A Napoli sono continuate le interruzioni a macchie di leopardo, con varie zone della città, da Fuorigrotta a Chiaia, per ore al buio.
Situazioni particolarmente complicate si registrano soprattutto in Sicilia, dove si prevedono ancora picchi di caldo fino a 45°-46° così come in Puglia e Sardegna. L’assessorato alla Salute della Regione, a Palermo, è così rimasto senza elettricità a causa di un guasto. A Siracusa la luce è mancata fino a 15 ore.
Ma la vera emergenza è quella di Catania, dove gli stop alla distribuzione della corrente si sono tradotti per i cittadini anche nell’ulteriore disagio della mancanza di acqua potabile. Tant’è che, nella mattinata odierna, lunedì 24 luglio, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha convocato un vertice in Prefettura per affrontare il problema.
Catania a secco di acqua ed elettricità
Gran parte del capoluogo etneo, così come alcuni centri della provincia, sono senz’acqua, e senza previsioni sul tempo di ripristino. Una situazione particolarmente pesante se si considera che Catania è una delle città in cui si stanno registrando le temperature più elevate, con punte anche oltre i 45 gradi. Sono settimane, così, che l’asfalto arriva in certi momenti a sfiorare i 50°. Ed è questo che, spiegano gli esperti, unito alla forte umidità porta al danneggiamento dei cavi sotterranei, con conseguenti blackout legati alle centinaia di guasti verificatisi.
L’interruzione della fornitura elettrica ha costretto anche allo stop negli impianti di produzione di Sidra, la società che gestisce la rete idrica. Il sindaco, Enrico Trantino, ha intanto emesso un’ordinanza per prevenire le ondate di calore previste fino a mercoledì 26. Sono stati quindi attrezzati locali climatizzati nel complesso fieristico Le Ciminiere, dove, grazie al supporto dei volontari delle varie associazioni e della Protezione civile, è garantita anche la fornitura di prima assistenza di pasti e bevande. Centri operativi che sono stati attivati anche nella vicina Acireale.
Gli indennizzi per le interruzioni di elettricità
Lo scorso 11 luglio, Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ha intanto pubblicato la propria relazione annuale, da cui, riguardo alle interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica, nel 2022 la durata media per utente è stata di 65’, con una media complessiva, tra lunghe, brevi e transitorie, pari a 7,63 per utente in bassa tensione su oltre 7 milioni di punti di prelievo. È proprio partendo da questi dati che l’associazione Consumerismo No Profit ha ricordato nelle ultime ore come in Italia siano previsti determinati standard in materia di interruzioni.
Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, così, l’interruzione non deve superare le 16 ore consecutive; in quelli fino a 50 mila il limite è di 12 ore consecutive; nei comuni più grandi, 8 ore. “Nel caso in cui ci sia stata una interruzione superiore allo standard previsto – conclude l’associazione – scatta un indennizzo automatico pari a 30 euro, incrementato di 15 euro per ogni 4 ore di interruzione sino ad un massimo di 300 euro, il quale sarà riconosciuto in bolletta dal proprio fornitore per conto del distributore di zona”.
Blackout e risarcimento danni
Gli indennizzi non precludono la possibilità di richiedere un risarcimento danni per eventuali danneggiamenti a dispositivi o elettrodomestici e per l’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa. Anche se, ricorda l’Unione dei Consumatori, questo è possibile solo se, insieme alla sussistenza del danno patrimoniale, ricorrono come ulteriori requisiti il fatto che l’azienda fornitrice sia responsabile del guasto alla rete, che il blackout non sia stato comunicato in anticipo e che la fornitura di energia non sia stata ripristinata nei limiti previsti.
Il reclamo va inoltrato via fax, pec, e-mail o raccomandata. Enel offre anche l’opportunità di inviare la segnalazione anche attraverso l’area riservata del sito di e-distribuzione. L’Unione dei Consumatori suggerisce però che, prima di tutto, va inviata all’operatore una segnalazione immediata, annotando il codice dell’operatore e il numero della propria pratica di reclamo, dopo aver contattato il call center, per dimostrare l’avvenuta segnalazione. La risposta deve quindi arrivare in tempi brevi (per esempio, 40 giorni per Enel), dopo di che si può procedere eventualmente per vie legali.
Alberto Minazzi