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La birra, tra storia e opportunità per il futuro

La birra, tra storia e opportunità per il futuro
Birra

Malto, orzo, luppolo e acqua. Anche chi non la beve, sa che questi sono gli ingredienti della birra.
In pochi, però, sanno che il processo di maltazione e fermentazione per arrivare alla tipica bevanda alcolica bionda è possibile anche utilizzando altri cereali: grano, mais o riso. Ecco perché è possibile pensare a una nuova filiera dedicata alla produzione di birra. Veneta, ma anche veneziana.

Il Veneto e la birra

Proprio per illustrare le prospettive e le opportunità di questa filiera, Confagricoltura Venezia ha organizzato un convegno, in programma venerdì 16 ottobre, dalle 16, a Palazzo Silimbani di Cavarzere.
Il Veneto è già d’altra parte al terzo posto in Italia per quanto riguarda i micro birrifici artigianali e i brew pub.
La nostra regione ne conta 74, posizionandosi alle spalle della Lombardia, che ne ha 134, e al Piemonte, secondo con 80.

«Oggi – sottolinea Nazzareno Augusti, segretario di Confagricoltura Venezia – nella nostra provincia e nell’intera regione ci sono già parecchie aziende e realtà artigianali che producono birra con marchio aziendale. Per molte aziende agricole, la produzione della birra, con l’utilizzo di vari cereali, è considerata connessa all’attività di coltivazione».

locandina conf birra

La birra veneta nella storia

L’idea di Confagricoltura muove proprio dalla considerazione che, in questo territorio, sono presenti tutti i fattori necessari per una produzione di birra di qualità.
Alla produzione di cereali e alla diffusa conoscenza del know-how per la lavorazione artigianale della bevanda si aggiunge infatti la tradizione ultra secolare dei produttori di birra.

Uno dei marchi storici del settore, non a caso, è la bellunese Pedavena. Le origini di questa fortunata azienda risalgono al 1888, quando la famiglia Luciani ne iniziò la produzione a Canale d’Agordo. Dopo alcuni anni, nel 1895, i tre fratelli Sante, Luigi e Giovanni Luciani trasferirono la fabbrica più a valle, a Pedavena appunto. Questo per sfruttare la qualità delle acque presenti in loco, ritenute più adatte per la produzione specifica. Una produzione, partita nel 1897, che è arrivata ai nostri giorni.

Il convegno

L’appuntamento di Cavarzere assume una valenza nazionale. Lo confermano gli interventi di numerosi esperti del settore. I lavori si apriranno con l’intervento del professor Giuseppe Italo Francesco Perretti, del CERB – Università di Perugia, che parlerà di “Caratteristiche, potenzialità e opportunità della filiera brassicola”. Il programma prosegue con il collegamento video con il presidente di Assobirra, Michele Cason, incentrato sul tema “Maltifici e birrifici nel contesto italiano e veneto”. Stefano Fancelli, di Luppolomadeinitaly, illustrerà “Potenzialità e opportunità della coltivazione del luppolo”. Infine, prima della tavola rotonda con dibattito e delle conclusioni del presidente di Confagricoltura Venezia Marco Aurelio Pasti, il Convegno prevede la relazione della capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura della Camera, Maria Cristina Caretta, su “Le filiere agricole”.

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