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Banksy, lo zoo continua: rubato il lupo, ecco i pesci

Banksy, lo zoo continua: rubato il lupo, ecco i pesci
I pesci di Banksy (@Instagram - @banksy.co.uk)

Lo street artist è arrivato al settimo giorno consecutivo di opere con animali comparse a Londra

Una fan di Banksy, con un pizzico di blasfemia, aveva previsto su Instagram che, come fece Dio nella creazione, anche lo street artist il settimo giorno si sarebbe riposato. E invece no: come regolarmente avvenuto con cadenza quotidiana nel corso dell’ultima settimana, anche domenica è comparso per le strade di Londra un nuovo murale a tema animalesco del misterioso artista.
Una novità, in realtà c’è stata, guardando alla settima opera: dopo 6 stencil neri, il dipinto questa volta punta decisamente sulle sfumature di blu e azzurro. E più che di silhouette, le caratteristiche dei pesci sono meglio delineate, come un vero dipinto, nella sorta di acquario realizzata sulle pareti in vetro di una garitta della polizia.

Banksy e la posizione sul furto della parabolica con il lupo

Pur senza aver ancora fornito spiegazioni ufficiali riguardo al senso da attribuire all’opera seriale realizzata in questo mese di agosto 2024, nelle ultime ore c’è stato un, pur forzato, piccolo cambiamento di rotta anche nel comportamento dell’artista.
Perché Banksy ha voluto dissociarsi ufficialmente dal clamoroso furto, avvenuto in pieno giorno, della quarta opera, rappresentante un lupo. E ha così approfittato per rivendicare la paternità della quinta, i due pellicani comparsi sui muri di una friggitoria.

Pellicani Banksy Londra
I pellicani di Banksy (@Instagram – @banksy.co.uk)

I pesci di Banksy

In attesa di vedere se anche la nuova settimana proporrà la prosecuzione di quello che, dopo l’iniziale “safari” è stato ribattezzato “lo zoo di Londra” di Banksy, la settima opera della serie, per la quale sembra essere stata usata una vernice spray traslucida, è probabilmente quella che, dopo l’iniziale stupore per i primi stencil comparsi nella capitale britannica, ha destato maggior curiosità.

Non tanto per il soggetto, cioè dei pesci, apparentemente dei piranha. Quanto per la superficie scelta dallo street artist per la nuova creazione. La sorta di acquario, riportata come tutte le precedenti sia dal sito che dal profilo Instagram ufficiale di Banksy, infatti decora le pareti di un gabbiotto della polizia, di proprietà della City of London Corporation, in Ludgate Hill, nei pressi dell’Old Bailey e della Cattedrale di Saint Paul.

Un particolare dei pesci di Banksy a Londra (@Instagram – @banksy.co.uk)

Due agenti di polizia della City di guardia per monitorare il traffico, come riportano i media locali, sono stati tra i primi a scattare le foro dell’acquario, spiegando che erano stati chiamati a dare un’occhiata dopo che il lavoro era stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso, installate, come questo tipo di garitte e i dissuasori per restringere le strade, negli anni ’90 dello scorso secolo come protezione dagli attacchi terroristici dell’Ira.

Tra furti e rimozioni: il destino degli animali di Banksy

I pesci di Banksy sono comparsi dopo la capra, i 2 elefanti, le 3 scimmiette, il lupo (smentendo così l’iniziale tesi della sequenza anche numerica), i 2 pellicani e il grosso felino.
Proprio quest’ultimo, realizzato su pannelli di legno a Cricklewood, nella zona nord-occidentale della capitale, è stato rimosso, nonostante le proteste della gente, poche ore dopo la sua comparsa. La spiegazione ufficiale data dagli incaricati di un’impresa edile sono motivi di sicurezza.

Lupo di Banksy
Il lupo di Banksy (@Instagram – @banksy.co.uk)

Peggio è andata al lupo, il cui profilo nero che ulula verso il cielo è comparso il quarto giorno su un’antenna parabolica in Rye Lane. Sono bastate infatti poche ore dall’apparizione dell’opera, a due persone col volto coperto, per salire sul tetto usando una scala e ad appropriarsi dell’antenna con lupo, fuggendo dopo una breve colluttazione con un passante che aveva documentato il furto con una ripresa video attraverso il cellulare, poi riproposta dalla Bbc.

Che non si sia trattato di una performance artistica collegata all’opera è stato quindi chiarito dallo stesso Banksy, spiegando al Daily Mirror di non essere collegato né di appoggiare la sottrazione e anzi condannandola, non avendo notizie sulla sua attuale collocazione. Nell’intervento, l’artista ha quindi anche rivendicato la paternità dei due pellicani disegnati sopra l’insegna del Bonners Fish Bar di Walthamstow, nella zona orientale di Londra, che hanno preceduto di un giorno il grosso felino su un cartellone fatiscente di Cricklewood, a Nord-Ovest della capitale.

Il felino di Banksy (@Instagram – @banksy.co.uk)

Alberto Minazzi

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