Al JMuseo, dal 24 aprile fino al 15 settembre, la mostra dedicata a Bansky e ai più famosi artisti internazionali della Street-Art
La contemporaneità artistica aprirà a Jesolo la stagione culturale di un edificio estremamente contemporaneo, o più semplicemente “nuovo”.
Banksy&Friends: l’arte della ribellione, sarà in mostra, dal prossimo 24 aprile e fino al 15 settembre al JMuseo, il recentissimo edificio ecofriendly della città di Jesolo adibito alla cultura, e inaugurato lo scorso luglio 2023. Il JMuseo è unico nel suo genere urbano, per la pianta triangolare e una struttura architettonica ai limiti del futurismo.
Qui trova posto la mostra di arte contemporanea dedicata alla figura artistica più rappresentativa di questi tempi: lo street artist Banksy.
Alle sue opere – tra le quali Love Bomb e Girl with balloon – si affiancano le altre dei più famosi artisti internazionali: Jago, TvBoy, Liu Bolin, David LaChapelle, Takashi Murakami, Mr. Brainwash, Obey. Insieme alla controparte italiana – tra i nomi più noti, Angelo Accardi, LAIKA, MaPo, Laurina Paperina, PAU, Nello Petrucci, Andrea Ravo Mattoni, Rizek, Giuseppe Veneziano – l’esposizione conta 90 opere, con la organizzazione espositiva a cura di Piernicola Maria Di Iorio.
La ribellione trova la sua espressione artistica
Una mostra che si potrebbe definire “ironica” – tratto peculiare dell’arte contemporanea – e controcorrente: la verità che conosciamo, omologata e assertiva, viene rivoltata dalla realtà delle opere, che impongono una riflessione e una presa di coscienza sul mondo che ci circonda.
La rottura delle regole classiche e l’abbandono della figurazione artistica, ad appannaggio dell’idea e dei nuovi paradigmi di creazione, consentono all’esposizione di essere mai banale o scontata, ma di smuovere le coscienze, di portare all’indignazione e alla commozione. È, appunto, la ribellione che trova la sua espressione artistica.
Dal giurassico al contemporaneo
Prodotta dal Comune di Jesolo e organizzata da Piuma e Arthemisia, Banksy&Friends è la prima esposizione di arte contemporanea del neonato JMuseo, pensato per ospitare sui due piani superiori le arti dalla modernità in poi, con scadenza temporanea, e di avere ai due piani inferiori la mostra permanente legata alla Storia naturale – La Terra dei giganti, a tema “giurassico” e con una notevole rappresentazione dell’evoluzione umana secondo Charles Darwin.
Si traccia quindi una sorta di arcobaleno tra le ere primordiali del pianeta e dell’uomo, da una parte, e la sua evoluzione linguistica ultima, quella della street art: diretta per le sue immagini, e per questo motivo tanto immersivo quanto “di rottura” con la contemporaneità stessa, al cui centro sta Banksy.
Banksy: il più noto degli sconosciuti
Di lui si conosce la sola provenienza britannica.
Ed è questo che gli ha permesso di adottare una satira sferzante e pungente, volta a ficcanti critiche politiche e sociali.
L’anonimato ha anche consentito al più noto, anche se di fatto sconosciuto esponente della guerrilla art, di arrivare al muro che separa Palestina e Israele, per disegnare un “buco” che apre alle due sponde.
Questa è l’arte di Banksy, la cui ultima impresa a destare scalpore mediatico è stata la distruzione di un suo quadro mentre veniva battuto all’asta per oltre 1 milione di sterline, nel 2018. Il quadro è stato poi venduto nel 2021 per 16 milioni di sterline.
Tra i guerrilla artists
Emblematica all’interno della mostra, per quanto riguarda l’arte contemporanea italiana, il lavoro di Jago.
Ciociaro di nascita, scultore su marmo di professione, Jago è il discendente diretto dei grandi maestri scalpellini italiani.
Ciò che più impressiona però non è tanto la precisione delle sue sculture, bensì i volti che raffigurano: non più la perfezione classica, ma la realtà contemporanea, fatta di rughe ed espressioni, strazio, malinconia, esalazione, lotta.
L’ingresso alla mostra sarà consentito in via eccezionale dal 24 al 28 aprile – per la sua inaugurazione – e nelle giornate del 1 e 2 maggio. Fino a settembre il museo sarà poi visitabile nei fine settimana, dal venerdì alla domenica.
Damiano Martin