Trenitalia aveva annunciato dal 1° marzo l’introduzione sulle Frecce di un tetto massimo per persona di due valigie o altri oggetti ingombranti. La decisione sarà successiva all’incontro con le associazioni dei consumatori
In treno come in aereo. Con bagagli contingentati e precisi limiti sulle loro dimensioni.
L’annuncio, era assolutamente vero: dal 1° marzo 2024, ai passeggeri delle “Frecce” sarebbe stato consentito di portare un massimo di 2 bagagli, più eventuali bici e monopattini.
Ma, giusto sul filo di lana, Trenitalia ha deciso di sospendere la novità.
Al momento, dunque, si continuerà a viaggiare sui convogli senza limiti di oggetti al seguito. La decisione finale sarà presa dall’azienda solo dopo l’incontro con le associazioni dei consumatori in agenda per mercoledì 6 marzo.
I limiti (sospesi) ai bagagli sui treni
La nuova regolamentazione, valida sui treni ad alta velocità Frecciabianca, Frecciargento e Frecciarossa, prevedeva che, nel biglietto, fosse incluso il trasporto gratuito di 2 bagagli, anche se questi dovevano rientrare nei limiti dimensionali massimi di lunghezza e totali di lunghezza, larghezza e altezza stabiliti per ciascuna classe.
In “Executive” e “Business”, in altri termini, sarebbe possibile portare valigie più grandi rispetto ai vagoni “Standard” e “Premium”.
A rendere la normativa più stringente anche di quella praticata a bordo degli aerei, l’assenza della possibilità di aumentare il numero dei bagagli pagando un sovrapprezzo.
Anzi, i viaggiatori che fossero stati scoperti a trasgredire le norme, oltre a dover pagare una multa da 50 euro sarebbero stati costretti, come spiegava il sito di Trenitalia, a “provvedere a propria cura a scaricare i bagagli alla prima stazione in cui il treno effettua fermata”, dovendo così scendere dal treno.
Il posizionamento dei bagagli, i mezzi di trasporto e gli oggetti ingombranti
La regolamentazione sospesa indicava anche le modalità di trattamento dei bagagli (invitando ad apporre su ciascuno di essi un’etichetta chiara e leggibile riportante il nominativo del proprietario e i contatti di riferimento e vietandone l’imballo) e il loro posizionamento a bordo.
Gli spazi utilizzabili sarebbero infatti esclusivamente quelli dedicati, senza la possibilità di riporli in prossimità delle porte di accesso, nei vestiboli e nei corridoi di transito.
Tra i materiali non ammessi a bordo delle Frecce, quelli destinati alla vendita al dettaglio.
Concesso invece, ma con limiti massimi di ingombro (somma di dimensioni di 2 metri totali), il trasporto di strumenti musicali, sci carrozzine, passeggini, monopattini e biciclette (anche se solo smontate o pieghevoli), con la previsione, per questi ultimi due mezzi, dell’obbligo di trasporto in una sacca di dimensioni massime di 80x110x45 centimetri.
La soddisfazione dei consumatori
A esprimere la loro perplessità dopo l’annuncio, soprattutto in considerazione della contrarietà della decisione rispetto alla spinta verso un trasporto sempre più integrato e sostenibile, erano state tutte le associazioni dei consumatori. Adesso che le loro richieste hanno portato allo stop e all’apertura del dialogo, logica la soddisfazione. “Un’ottima notizia, una vittoria dei consumatori”, commenta Massimiliano Dona dell’Unione consumatori.
“Giusta la scelta di Trenitalia di confrontarsi con i consumatori prima di introdurre regole così stringenti, alcune delle quali poco comprensibili”, aggiunge il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. L’Udicon evidenzia invece che “la mancanza di trasparenza e di una comunicazione chiara e adeguata sulle nuove regole avrebbe causato ingiustamente gravi danni a tutti i passeggeri”. Va comunque ricordato che un’analoga decisione sui limiti ai bagagli è stata presa lo scorso 15 febbraio da Sncf in Francia.
Alberto Minazzi