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Autostrade: il “Tutor 3.0” arriva su 26 nuove tratte

Autostrade: il “Tutor 3.0” arriva su 26 nuove tratte

Salgono a 1.800 i km in cui il sistema di controllo è attivo per garantire la sicurezza degli automobilisti

Se il classico autovelox è visto dai molti detrattori come un “nemico pubblico”, posizionato lungo le strade solo per far cassa attraverso le multe per eccesso di velocità, il Tutor, introdotto sulle autostrade italiane ormai da 20 anni, ha avuto ben altra accoglienza. Forse anche perché la sicurezza degli automobilisti non si lega solo al rispetto dei limiti di velocità, ma a tutta una serie di comportamenti, per esempio i sorpassi azzardati, specie da parte dei tir, che creano potenziali situazioni di rischio per chi è alla guida. E le ultime versioni del Tutor, grazie al sistema di algoritmi della piattaforma Navigard su cui si basa il sistema, sono in grado di rilevare anche queste infrazioni, compresa la guida contromano o in corsie non consentite e il mancato rispetto dei limiti di massa per i mezzi pesanti, offrendo un importante mezzo di prevenzione.

La rete di Tutor si allarga

Ragionando in termini di “sanzione come prevenzione”, si può dunque dire che le autostrade italiane da qualche giorno sono ancor più sicure. In applicazione della decisione assunta dal Ministero dei Trasporti col decreto del 20 giugno 2024, dal 7 marzo 2025 è infatti iniziata la fase di attivazione dell‘ultima versione del Tutor su 26 nuove tratte gestite da Autostrade per l’Italia (Aspi), portando il totale a 178. Salgono così a 1.800 i km totali coperti dal monitoraggio effettuato attraverso la scansione laser effettuata grazie alla rete di radar e telecamere installate sui percorsi autostradali, che raccolgono i dati e li trasmettono in tempo reale ai server periferici e, di qui, per l’effettuazione dei calcoli, al sistema centrale, gestito dalla Polizia di Stato, che ne programma anche tutte le attività. Nel dettaglio, il piano di progressiva implementazione delle tratte in cui è attivo il Tutor ne comprende 7 sulla A1 Milano-Napoli, 5 sulla A27 Mestre-Belluno (tra il bivio con la A4 e lo svincolo per la Pedemontana), 5 sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, 5 sulla A11 Firenze-Pisa Nord e 4 sulla A14 Bologna- Taranto.

tutor

Il controllo di velocità col Tutor

La tecnologia per la sicurezza stradale e la disincentivazione dell’adozione di comportamenti scorretti alla guida messa in campo dal 2005 da Aspi si è rivelata un sistema da cui, attraverso l’efficienza nel sanzionare, è derivata una drastica riduzione dell’incidentalità legata agli eccessi di velocità, sia relativamente a quella di picco che a quella media tenuta dai veicoli. Inoltre, il Tutor è stato da sempre identificato come un sistema più equo per il calcolo della velocità, basandosi non sulla velocità instantanea, ma proprio sui tempi medi di percorrenza tra i vari punti di rilevazione. E, si sottolinea, le brevi soste alle aree di servizio non garantiscono che la velocità media calcolata su un tratto lungo si riduca a sufficienza, ma anzi rischia di diventare controproducente a questo fine quando il tratto monitorato è particolarmente esteso. Il consiglio, sia per la sicurezza che per evitare le multe, è quindi quello di viaggiare costantemente entro i limiti: 130 km/h in condizioni normali, 110 in caso di pioggia o neve, 100 per chi ha conseguito la patente da meno di 3 anni.

Le multe

Le sanzioni applicate ai trasgressori individuati col Tutor sono salate. Se l’eccesso di velocità registrato supera i limiti di 10 km/h, la forbice va da 42 a 170,73 euro; con un superamento tra 10 e 40 km/h si sale tra i 173 e i 694 euro più decurtazione di 3 punti patente; quando il limite è sforato tra i 40 e i 60 km/h la multa applicata va da un minimo di 543 a un massimo di 2.170 euro, con la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi (e 6 punti tolti).
La sospensione infine arriva fino a un periodo compreso tra 6 mesi e un anno se l’eccesso di velocità è maggiore di 60 km/h rispetto ai limiti, in aggiunta al pagamento di una multa tra 847 e 3.389 euro e alla perdita di 10 punti patente. E il Tutor “3.0”, che fotografa attraverso il sensore al casello il veicolo, rilevandone la categoria, registrando data e ora del passaggio e ripetendo l’operazione anche ai successivi punti di controllo, è stato perfezionato sia nell’efficienza del rilevamento della velocità media, che nella scansione di dettaglio dell’immagine del veicolo e nell’ottimizzazione della trasmissione dei dati. Sarà comunque la Polizia stradale ad accertare la violazione, procedendo alla compilazione e alla stampa del verbale, che sarà notificato in via informatica al trasgressore.

Alberto Minazzi

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Tag:  autostrade, multe