In Italia l’ autostrada che utilizza un asfalto speciale che fa della Milano-Torino la prima superstrada d’Europa verde e hi-tech
Il futuro della mobilità green passa anche per il manto stradale. E, una volta tanto, è l’Italia a dimostrarsi all’avanguardia nella ecosostenibilità.
Perché se c’è chi, sotto l’asfalto, ha posizionato dispositivi per poter ricaricare i veicoli elettrici durante la marcia c’è anche chi, fermandosi più in superficie, ha trovato il modo di conciliare il riciclo con la realizzazione di un prodotto più efficiente.
E non si parla di semplici progetti. La realizzazione della prima autostrada d’Europa verde e hi-tech è infatti già iniziata, con la posa, sui primi 2 km del tratto interessato sull’autostrada Milano-Torino, di un asfalto innovativo. Un materiale che ridà nuova vita a giocattoli, cassette della frutta e cestini altrimenti destinati ad aumentare gli scarti non riutilizzabili e lo smaltimento in discarica.
I vantaggi per l’ambiente
Per la realizzazione e la posa dell’innovativo asfalto, battezzato “Gipave”, il gruppo Astm, che gestisce il tratto della A4 tra i capoluoghi di Lombardia e Piemonte, si è affidato a Iterchimica, che ha sviluppato il brevetto, completamente italiano, in collaborazione con l’Università degli studi di Milano-Bicocca, G.Eco e Directa Plus. E i vantaggi derivanti dalla tecnologia innovativa in termini di sostenibilità, nella quantificazione effettuata, sono numerosi e significativi.
Oltre a durare di più nel tempo, rispetto all’asfalto tradizionale (stimato un +75% rispetto alle migliori tecnologie attualmente disponibili), Gipave consente di risparmiare per la manutenzione circa 90 milioni di kWh (quanto consumano in un anno circa 30 mila famiglie), con un taglio del -30%. La quota di minori emissioni di CO2 è ancor più elevata: -38,5%, per complessivi 18,350 milioni di anidride carbonica in meno. Quanta cioè sono in grado di assorbire circa 115 mila alberi.
La tecnologia per l’asfalto green
Gipave, insieme a una base funzionale, si basa principalmente su 2 materiali.
Il primo sono le plastiche dure da recupero selezionate, quelle di giocattoli o contenitori finiti nei rifiuti, che ammontano a circa 1.500 tonnellate per il tratto autostradale interessato. Viene così riciclata e sottratta a uno smaltimento più impattante sull’ambiente una quantità di plastica di peso pari a oltre 1.200 automobili.
Il secondo componente è il grafene, materiale innovativo che unisce alla flessibilità della plastica una resistenza teorica pari a quella del diamante. Proprio per le scoperte sul grafene, nel 2010, Andrej Gejm e Konstantin Novoselov hanno ricevuto il premio Nobel per la Fisica. Il prodotto ottenuto consente di risparmiare quasi 23 milioni di kg di bitume e circa 480 milioni di kg di aggregati (materie prime estratte dalle cave), il 40% del totale, e di reimpiegare al 70% l’asfalto fresato da quello esistente.
L’utilizzo di Gipave sulla A4
La A4 sarà dunque la prima autostrada in Europa a utilizzare questo asfalto innovativo, la cui posa è iniziata giovedì 20 ottobre, a chiusura di un periodo di 6 anni di ricerca e sviluppo in cui sono state dimostrate “sia le performance tecniche sia quelle ambientali di questa tecnologia”, come sottolinea il ceo di Iterchimica, Federica Giannattasio.
A essere ripavimentate, dopo i primi 2 km, saranno le corsie di marcia lenta di entrambe le direzioni, per un totale di 250 km. Il Gruppo Astm installerà un apposito impianto di produzione in posizione mediana per gestire al meglio l’intero processo.
Lungo i 125 km della tratta interessata verranno implementate molte soluzioni innovative con lo scopo di incrementare i livelli di sicurezza, migliorare la qualità del viaggio degli utenti e tutelare l’ambiente. Un’attività che si inserisce all’interno del più ampio progetto “Smart Roads” del Gruppo Astm e per la quale è stata scelta l’autostrada che collega i due principali poli economici e industriali del nord-ovest del Paese proprio per simboleggiare la visione dell’”Autostrada del Futuro”.
Alberto Minazzi