Nonostante la crisi, che ha colpito duramente anche un mercato già in difficoltà come quello dell’automobile, i dati del Ministero dei Trasporti dicono che tra gennaio e ottobre del 2021 sono state immatricolate in Italia più di 476 mila nuove vetture elettriche e ibride.
Un 38% sul totale dei veicoli venduti nel nostro Paese che evidenzia un deciso trend di crescita, se si pensa che a inizio anno le auto dotate di questi sistemi “green” non raggiungevano le 600 mila unità, con una quota dell’1,5% del totale.
Un alto indice di gradimento
Ed è una tendenza che, in prospettiva, potrebbe aumentare ancora di più.
Il 67,7% degli automobilisti interpellati dall’indagine di mUp Research e Norstat commissionata dai siti Facile.it e MiaCar.it ha infatti dichiarato che comprerebbe una vettura alimentata esclusivamente a elettricità (il 22,6%) o (il 45,1%) dotata di una propulsione ibrida, che affianca a quello elettrico un motore termico tradizionale.
Chi ama (o non ama) le auto elettriche e ibride
Le 1.072 interviste alla base dell’indagine sono state realizzate tra il 27 e il 29 ottobre su un campione rappresentativo della popolazione residente sull’intero territorio nazionale compresa tra i 18 e i 74 anni. Premesso che, tra tutti gli intervistati, il 21,3% non ha ancora un’idea precisa sul tema, sono i giovani under 24 a mostrare il maggior gradimento (79,6%) per le vetture green. La macroarea del Paese in cui si sono registrate le percentuali di consenso più alte (69,9%) è invece il Nord-Ovest.
Al contrario, risiedono a Nord-Est il maggior numero (13,4%) di contrari alle auto ibride ed elettriche, che complessivamente sono l’11% del campione. Una media all’interno della quale spicca la prevalenza di non amanti di questi veicoli tra gli uomini (13,5%) più che tra le donne. E, con riguardo alle fasce d’età, registra un dato superiore a quello totale nazionale tra gli automobilisti interpellati che hanno tra 35 e 44 anni (13,6%).
Auto elettriche e ibride: perché sì
È soprattutto la sensibilità ambientale a determinare un atteggiamento positivo nei confronti delle auto elettriche e ibride. Nel 74,8% dei casi, la scelta d’acquisto sarebbe dettata dalla possibilità di contribuire in tal modo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Una consapevolezza che, anche in questo caso, è diffusa soprattutto tra i più giovani, con un 82,9% di chi ha tra 18 e 24 anni che ha indicato questa come motivazione primaria della sua scelta.
Quasi la metà, il 45,1%, ne fa poi una questione economica, puntando sui minori costi di rifornimento di elettricità rispetto ai carburanti tradizionali. Vi è poi circa un terzo di automobilisti intervistati che fa un ragionamento a lungo termine, temendo che sia vicino il momento in cui arriverà lo stop alle macchine a benzina o diesel.
Per queste auto, del resto, ci sono già limitazioni alla circolazione, ad esempio nelle Ztl, e proprio questa maggior libertà di movimento è la motivazione al giudizio positivo del 19,8% del campione.
Auto elettriche e ibride: perché no
I principali dubbi a questa svolta della mobilità in chiave ecologica sono, in ordine crescente, la bassa autonomia di percorrenza (indicata dal 40% dei contrari), l’ancora scarso numero dei punti di ricarica presenti sul territorio italiano (43%) e soprattutto il prezzo (68,1%). Anche se, progressivamente, le considerazioni sull’acquisto di una nuova auto si scostano da quelle meramente economiche, visto che il 69,8% degli intervistati (l’84,3% tra gli under 25) acquisterebbe comunque una ibrida o una elettrica, il tema degli incentivi resta dunque di assoluta attualità.
Il budget medio che i partecipanti al sondaggio hanno dichiarato di essere disposti a spendere per comprare un’auto a trazione elettrica o ibrida è di poco inferiore ai 18 mila euro. E per quasi la metà la cifra accettabile non dovrebbe superare i 15 mila euro. Guardando agli attuali prezzi di mercato, la quasi totalità dei veicoli elettrici supera questa cifra, con poche vetture ibride in più che rientrerebbero all’interno della disponibilità evidenziata dagli automobilisti italiani.
Il parco auto sostenibile in Italia
Le auto appartenenti a questa categoria iscritte nei registri della motorizzazione, a fine 2020, erano esattamente 595.807. Di queste, secondo le rilevazioni dell’Aci, 542.728 sono ibride e 53.709 elettriche. A fare la parte del leone, sia in termini assoluti che percentuali, la Lombardia, con 155.299 vetture, pari al 2,49% del totale regionale. Sul podio, al secondo posto figurava il Lazio (73.847) e al terzo il Veneto (64.264).
Rispetto al parco macchine circolanti, per numero di elettriche e ibride, invece, la Lombardia è seguita da Trentino Alto Adige (2,45%) ed Emilia Romagna (2,14%). La diffusione delle auto elettriche e ibride, in ogni caso, risulta più complessa al Sud, con la Campania ultima (0,41%), preceduta da Calabria (0,47%) e Sicilia (0,49%).
Alberto Minazzi