Sui social impazza il giorno della ricorrenza.
“Oggi compleanno di Venezia: 25 Marzo 421. 1598 anni fa“, si legge, “Auguri vecia mia“.
Si pubblicano immagini romantiche della città, rose rosse, cuori, citazioni: “Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare solo Venezia” (Friedrich Nietzsche). C”è infine chi scrive semplicemente “Ti amo“. Non c’è dubbio: Venezia è una città nel cuore dei suoi abitanti.
Venezia star di Facebook
Facebook pullula di gruppi dedicati a lei.
Non gruppi sparuti seguiti da pochi followers ma gruppi corposi, come “Venezia Ieri e Oggi“, che conta 31 mila membri, “Per chi ama Venezia” (16, 6 mila) “La mia Venezia” (2,9 mila), “Venezia la sua storia e le sue immagini” (2, 8 mila), “Venezia per sempre” (1, 8 mila).
Ne fanno parte soprattutto cittadini del centro storico, ma anche di terraferma. Pochi gli stranieri, tanti gli appassionati della storia di questa nostra città.
Secondo la leggenda, Venezia fu fondata nel giorno dell’Annunciazione, il 25 marzo 421.
Un tal Candioto in quella data avrebbe infatti fatto erigere a Rialto la chiesa di San Giacometo come voto per esser stato salvato da un incendio.
La tradizione è rimasta nonostante sia risaputo che, in realtà, quella chiesa è stata eretta nel 1100, dopo la stessa basilica di San Marco, consacrata nell’828 d.c.
Quanti anni ha Venezia?
Secondo uno studio recente, però, la nascita di Venezia sarebbe da collocare ancora più indietro nel tempo; addirittura due secoli prima la stessa edificazione di San Marco.
L’ipotesi è degli archeologi della Colgate University di Hamilton, negli Stati Uniti.
A suffragarla sarebbe il ritrovamento di due noccioli di pesca conservatesi a 4,2 metri di profondità sotto il pavimento in mosaico della basilica di San Marco.
La datazione al carbonio alla quale sono stati sottoposti ha rivelato che i due noccioli risalgono a un periodo compreso tra il 650 e il 770 d.C. , abbastanza per indurre il ricercatore Albert Ammerman a sostenere che tutto inizi da questa datazione.
A convalidare la sua tesi sarebbero anche alcuni frammenti di metallo e ceramica trovati accanto ai noccioli, secondo il noto archeologo materiali utilizzati all’epoca per riempire i corsi d’acqua per costruire la città. Lo studio non è ancora stato reso disponibile alla comunità scientifica.
Altri ritrovamenti
C’è però anche un oramai antico ritrovamento che, a metà 1800, aveva portato all’ipotesi cui è giunto oggi lo studio della Colgate University.
Davanti all’isola di San Giorgio, nel bacino di San Marco, furono allora scoperti dei resti di strutture che avevano fatto pensare agli archeologi di aver a che fare con un’antichissima salina. Un’ipotesi che spostava ancora una volta di un paio di secoli indietro la nascita di Venezia.
I due scheletri
Al primo Medioevo sembra invece riportare un più recente ritrovamento. Nell’agosto del 2018, a San Marco, davanti alla parete sud della Basilica e alla Porta della Carta di Palazzo Ducale,
durante i lavori per l’impermeabilizzazione dell’ingresso della basilica per salvaguardarla dall’acqua alta, gli operai si sono imbattuti infatti in due scheletri umani.
che, secondo i primi risultati dell’analisi del terreno, potrebbero risalire a più di mille anni fa.
La soprintendenza di Venezia, che ha seguito gli scavi, ancora non ha reso noto gli esiti degli studi condotti.
Al momento restano così alle cronache sole le primissime ipotesi, tra cui quelle che l’uomo e la donna potrebbero essere stati sepolti prima dell’edificazione della Basilica nell’828, o che possano risalire agli inizi del IX secolo, all’epoca in cui la sede dogale fu trasferita nella zona di Rivus Altus.
La mostra
A celebrare la nascita della città di Venezia, il 25 marzo dell’anno Domini 421, è anche una mostra. Allestita nella Sala di studio dell’Archivio di Stato, l’antico refettorio del convento dei Frari, da oggi al 5 aprile, si può visitare tutte le mattine dalle ore 10 alle ore 13. Documenti significativi (disegni di edifici mercantili, delibere, decreti, atti notarili) descrivono il ruolo e l’importanza che l’insula realtina ha assunto nei secoli (soprattutto tra il XIV e il XVIII) per Venezia e per le sue relazioni.
La Mostra è divisa in tre capitoli, che riguardano tre temi molto ampi: il Mercato, i Traffici e l’Economia, il Ponte.