E’ Auckland, in Nuova Zelanda, la città più vivibile al mondo secondo la classifica dell’Economist Intelligence Unit, stilata sulla base di alcuni indicatori quali sistema sanitario, istruzione e cultura.
La “Città delle vele” ha spodestato Vienna, in vetta alla classifica tra il 2018 e il 2020 e scivolata in dodicesima posizione. Aukland ha ottenuto la top position con 96 punti assegnati per il suo approccio vincente nel contenimento del Covid-19 che ha permesso di revocare le restrizioni alle libertà dei cittadini e alle attività degli esercizi commerciali prima che nelle città di altri Paesi. Nella rilevazione dell’autunno 2020 era al sesto posto.
L’indagine dell’Eiu su 140 città ha evidenziato che la pandemia ha modificato sensibilmente la classifica danneggiando in particolare le Città del Vecchio Continente.
In seconda posizione si trova la città giapponese di Osaka, al terzo l’australiana Adelaide.
Ancora la Nuova Zelanda al quarto posto con la Capitale Wellington.
Per quanto riguarda l’Europa, in Germania, Francoforte, Amburgo e Dusseldorf hanno registrato i cali maggiori.
“Un trend di ribasso che può essere attribuito all’elevato stress sulle risorse sanitarie durante la seconda ondata di pandemia”, spiega lo studio. In Italia, Roma è in 57a posizione.
La classifica top ten vede al quinto posto Tokio; al sesto Perth; al settimo Zurigo, prima città europea tra i primi dieci; all’ottavo Ginevra; al nono Melbourne; al decimo Brisbane.
Primato negativo invece per la capitale siriana Damasco che secondo lo studio risulta essere la città meno vivibile al mondo a causa della guerra civile in corso. Tra le altre città che occupano una bassa posizione in classifica spiccano Lagos, Algeri, Caracas e Tripoli.
Ambiente +
A Auckland il primato di città più vivibile al mondo
10 Giugno 2021