Il Veneto virtualmente 29mo nel medagliere. A fine mese nuove possibilità di successi con le Paralimpiadi
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono un orgoglio per il Veneto.
Su 40 medaglie conquistate, infatti, ben 10 sono legate ad atleti nati o comunque cresciuti fin da bambini in Veneto, regione che nel medagliere complessivo guidato dagli Stati Uniti (che, a parità di ori, 40, hanno superato la Cina solo per il numero di argenti e per il totale di podi) avrebbe chiuso in un’onorevole 29^ posizione assoluta.
Con 2 ori, 3 argenti e 5 bronzi conquistati da atleti veneti, la regione, che ha guadagnato 1 medaglia su 4 di quelle italiane, si posizionerebbe alle spalle della Repubblica Ceca (3 ori e 2 bronzi) e prima della Danimarca (2 ori, 2 argenti e 5 bronzi) e davanti a una serie di Stati dall’ottima tradizione sportiva. Tra questi la Croazia, l’Austria, la Slovenia, la Svizzera, la Polonia, la Turchia e la Grecia e, guardando fuori dall’Europa, Cuba, la Giamaica, l’Argentina, l’Egitto e un Paese grande come l’India, fermo a 1 argento e 5 bronzi.
Quasi tutte le medaglie venete sono arrivate in discipline di squadra (pallavolo) o gruppo: dal canottaggio alla scherma, dal ciclismo a nuoto e ginnastica.
Altre soddisfazioni, a fine mese, potrebbero arrivare anche dalle imminenti Paralimpiadi.
I medagliati veneti a Parigi 2024
Tra gli atleti veneti saliti sul podio a Parigi 2024, un protagonista assoluto è stato sicuramente Thomas Ceccon.
Il giovane nuotatore, classe 2001, che può essere a tutti gli effetti considerato anche il testimonial perfetto dell’intera regione (vicentino di Thiene, formatosi nella piscina di Creazzo e poi trasferitosi a Verona) non ha infatti portato a casa solo l’oro nei 100 dorso, ma anche un bronzo nella staffetta 4×100 stile libero. Ovvero la medaglia che più parla veneto.
Tra gli altri 3 nuotatori che su sono passati l’ideale testimone in vasca ci sono infatti altri 2 veneti.
Ovvero Paolo Conte Bonin, del 2002, anche lui di Thiene, e Manuel Frigo, classe 1997, di Cittadella.
Così come quella berica, anche la località padovana può dunque vantare 2 atleti protagonisti delle imprese azzurre e venete nell’ultima Olimpiade. A Cittadella è infatti nata anche Paola Egonu, a 26 anni (è del 1998) stella della Nazionale di pallavolo che ha conquistato l’ultimo oro italiano, primo della storia per il volley azzurro.
La provincia di Padova ha dato i natali anche a Luca Chiumento, venuto alla luce nel capoluogo nel 1997, argento nel canottaggio nella specialità del 4 di coppia, e a Martina Favaretto, classe 2001, di Camposampiero.
La schermitrice, anche lei argento, ma nel fioretto a squadre, in realtà è di Noale, nel Veneziano.
Una località poco distante, cioè Mirano, sempre nel veneziano, è la terra di Francesco Lamon, classe 1994, bronzo con il quartetto dell’inseguimento a squadre del ciclismo su pista.
Lamon è il secondo medagliato veneto più anziano di Parigi 2004. Lo batte, per età, un altro ciclista: il veronese di Isola della Scala Elia Viviani è infatti del 1989 e, nella sua lunga carriera ricca di successi su strada e su pista, ha aggiunto adesso ai precedenti allori olimpici anche l’argento nella “Madison”.
L’ultima atleta a medaglia (bronzo nell’All around a squadre di ginnastica ritmica) Daniela Mogurean, classe 2001: nata in Moldavia, a Chisinau, è cresciuta a Mestre, vive ancora nel veneziano e si allena a Padova.
Le spedizioni venete alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi 2024
Alle Olimpiadi di Parigi il Veneto, Regione Europea dello Sport 2024, era rappresentato da 33 atleti. Cioè uno ogni circa 153 mila abitanti. Nel complessivo contingente italiano, solo altre 3 regioni hanno fornito più partecipanti: la Lombardia (70), il Lazio (43) e la Toscana (38). La provincia più rappresentata era quella di Vicenza (13 “ambasciatori”), seguita da Verona (7), Padova (6), Treviso e Venezia (3) e Rovigo (1).
Tra le discipline, al primo posto l’atletica leggera (12 atleti veneti al via), poi nuoto (5), ciclismo (4), canottaggio (3), pallavolo (3), golf (2), per arrivare a scherma, canoa, beach volley e nuoto artistico con 1 ciascuna.
Il totale di partecipanti veneti sale a 52 con i 19 atleti che prenderanno parte alle prossime Paralimpiadi, che si terranno sempre nella capitale francese dal 28 agosto all’8 settembre. In questo caso, la suddivisione provinciale ne vede 6 dal Padovano e dal Veronese, 5 dal Trevigiano e 2 dal Veneziano.
17 discipline per la squadra azzurra alle Paralimpiadi
A comporre la “squadra” veneta di nuoto saranno Luigi Beggiato, Francesco Bettella, Manuel Bortuzzo, Antonio Fantin, Xenia Francesca Palazzo e Stefano Raimondi; 4 atleti su 7 del tennistavolo:Andrea Borgato, Michela Brunelli, Federico Crosara e Federico Falco.
Il ciclismo handbike sarà rappresentato da Francesca Porcellato e Giulia Ruffato; il tiro con l’arco da Asia Pellizzari, Paolo Tonon e Stefano Travisani . Per il sitting volley sarà in gara Silvia Biasi, per il triathlon Francesca Tarantello e per la scherma Matteo Dei Rossi e Beatrice Vio.
La delegazione azzurra alle XVII Paralimpiadi, impegnata in 17 discipline, sarà la più numerosa di sempre, con in partenza 141 atleti, equamente divisi tra 70 femmine e 71 maschi. L’età media sarà di 33,5 anni (la più giovane la 2005 Giuliana Chiara Filippi, in gara nell’atletica), con 52 esordienti. A guidare la squadra, il capo missione Juri Stara, mentre i capitani portabandiera sono stati nominati Ambra Sabatini (atletica) e Luca Mazzone (ciclismo).
Alberto Minazzi