Saranno creati con 175 milioni di euro dal Fondo di solidarietà comunale. Più comuni coinvolti al Nord, più risorse al Sud
L’obiettivo è già stato dichiarato: garantire ad almeno 1 bambino su 3, tra 0 e 2 anni, la disponibilità di un posto all’asilo nido.
“Un altro piccolo passo avanti”, come ha sottolineato il Centro Studi Enti Locali, sarà compiuto adesso grazie a 175 milioni di euro di risorse afferenti al Fondo di solidarietà comunale 2023, ripartite con il decreto interministeriale diffuso nei giorni scorsi dal Ministero degli Interni.
I fondi serviranno a finanziare, attraverso la creazione di 22.822 nuovi posti, gli asili nido di 5.099 comuni tra quelli in cui la copertura del servizio storico è inferiore alla soglia del 28,88% della popolazione target. A essere coinvolte, evidenzia il Csel elaborando i dati del Viminale, sono 17 regioni, con una prevalenza numerica dei comuni del Nord (2.398), anche se la maggior parte del contributo (oltre 114 milioni di euro, il 65% del totale) va alle realtà di Sud e Isole.
Asili nido: la ripartizione delle risorse tra le regioni
I comuni meridionali interessati sono 2.114 e, come sottolinea il dossier del Csel realizzato per l’agenzia Adnkronos, il 23% delle risorse sono state intercettate dalla Campania. Napoli è il comune che riceverà più soldi: poco meno di 5,8 milioni per creare 756 posti aggiuntivi negli asili nido, a pena della revoca dei trasferimenti. Sul podio tra i comuni anche Palermo (poco meno di 5,2 milioni per 678 posti entro quest’anno) e Catania (2,7 milioni per 355 nuovi posti), che trascinano la Sicilia al secondo posto, con oltre 33 milioni. Risalendo, a 583 comuni del Centro sono andati 16,2 milioni.
Al Nord andranno complessivamente 44,7 milioni. La regione con più comuni interessati è il Piemonte con 915, che disporranno di 13,2 milioni (la fetta maggiore ad Alessandria: 345 mila euro per 45 posti) per finanziare 1.725 nuovi posti in asilo nido.
Segue la Lombardia con 890 comuni: Cernusco sul Naviglio (222 mila euro per 29 posti) la destinataria della fetta più cospicua dei 17,3 milioni.
Chioggia (184 mila euro per 24 posti), invece, è il comune veneto al quale è stato assegnato l’importo più alto tra i 294 della regione chiamati a creare 1.120 nuovi posti con poco meno di 8,6 milioni.
Asili nido: la situazione in Italia e il Pnrr
Il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza evidenzia come il rapporto tra posti disponibili negli asili nido e numero di bambini di età compresa tra 0 e 2 anni è mediamente pari al 25,5%, con forti divari territoriali e “7,5 punti percentuali al di sotto dell’obiettivo europeo del 33 per cento e 9,6 punti percentuali al di sotto della media europea”. Per questo, al fine di recuperare il gap, il Pnrr ha stanziato in totale 3 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi riservati al potenziamento degli asili nido e 600 milioni per le scuole d’infanzia.
In questo ambito, le misure sono però in ritardo, con il Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha il 10 maggio scorso disposto una nuova proroga, facendo slittare il termine ultimo per l’aggiudicazione dei lavori dal 31 maggio al 20 giugno 2023. A meno di ulteriori dilazioni, i lavori dovranno quindi iniziare entro il 30 novembre, per concludersi entro il 31 dicembre 2025, con successivo collaudo da completare entro il 30 giugno 2026.
Alberto Minazzi