Attraverso i principali canali social, un modo alternativo perché la bellezza e la cultura rimangano al nostro fianco
I Musei Civici come non li avete mai visti. La cultura, a Venezia, non si ferma.
Così, se almeno fino al 3 aprile 2020 i musei non si possono visitare sulla base di quanto stabilito dall’ultimo decreto del Governo per prevenzione dal rischio Coronavirus, sono loro a entrare comunque nelle nostre case.
Prendendo alla lettera l’imput arrivato dalle campagne social del Ministero della Cultura con l’hastag #iorestoacasa e #larteresiste, portano avanti la loro mission di diffondere cultura.
La rete consente loro di restare protagonisti. E a noi di andare alla scoperta delle bellezze di casa nostra in modo alternativo.
Google Art Project per scoprire i Musei Civici
Grazie alla collaborazione con il Google Cultural Institute, i Musei Civici di Venezia si possono visitare virtualmente. Tranquillamente, a casa davanti ad un computer o con uno smartphone, si va alla scoperta delle sedi, si possono seguire percorsi di visita, ammirare le collezioni in essi custodite.
Google Art Project è una piattaforma on line attraverso la quale il pubblico di tutto il mondo può accedere ad immagini in alta risoluzione delle opere d’arte dei musei che fanno parte dell’iniziativa,visitare gli interni delle sale attraverso Street View e soffermarsi sui dettagli di alcuni capolavori.
C’è anche la possibilità di immergersi nel passato della città grazie al richiamo di alcuni luoghi simbolo.
“E’ un modo alternativo per visitare i musei – spiega la presidente di MUVE Mariacristina Gribaudi – e perché la bellezza sia sempre al nostro fianco anche in un momento difficile. Offrendo la visita virtuale e con l’attività attaverso i social, vogliamo permettere a chi è a casa di trascorrere del tempo conoscendo il nostro patrimonio culturale in modo diverso. L’emergenza sanitaria ci sta purtroppo costringendo a rivedere la programmazione delle grandi mostre che abbiamo in calendario, ma l’attività continua. Non solo quella in rete. Nei nostri musei, ora non aperti al pubblico per disposizione del Governo, sta andando avanti il lavoro di manutenzione delle sedi. In particolare il nostro obiettivo è quello di riportare Cà Pesaro e Palazzo Fortuny in condizione di poter essere aperti. Ancora una volta dopo il duro colpo dell’acqua alta dello scorso novembre, dobbiamo dimostrare che Venezia, come il resto d’Italia, ce la faranno a rialzarsi”.
Il 2020 dei Musei Civici tra grandi mostre e trasformazioni
Città viva e mutevole, Venezia rispecchia questa natura nei suoi musei, custodi di un immenso patrimonio del passato in costante dialogo con il presente. Così il programma 2020 della Fondazione Musei Civici affianca alle prestigiose esposizioni – il cui calendario per emergenza Coronavirus è ora in fase di riprogrammazione – importanti trasformazioni. A cominciare dallo spazio espositivo del Museo Correr che si amplierà con l’apertura, per la prima volta al pubblico, delle Sale Reali. Sono gli appartamenti riservati agli Asburgo fino al 1866 e ai Savoia, reali d’Italia, fino al 1920. Saranno visitabili tutte le undici stanze abitate dall’imperatrice Elisabetta, nota come Sissi.
A Palazzo Ducale nelle restaurate antiche sale della Quadreria sarà possibile ammirare capolavori del Palazzo e pregevoli tele e tavole di Carpaccio, Gianbattista Tiepolo, Giovanni Bellini e opere di autori fiamminghi, concesse in deposito a lungo termine da una collezione privata.
Palazzo Fortuny con “Genius Loci” diventa spazio museale permanente. Diventa più grande anche il Museo del Vetro di Murano con i nuovi spazi nelle adiacenti ex Conterie. Qui troveranno spazio le proposte artistiche contemporanee della produzione vetraria muranese, comprese le donazioni degli ultimi anni alla Fondazione MUVE. “Stiamo vivendo alla giornata – conclude Gribaudi – e quasi sicuramente le grandi mostre in programma, in particolare quelle previste in aprile e maggio, subiranno variazioni. Abbiamo più fiducia sulla data della mostra dedicata a Carpaccio che dovrebbe aprirsi il 10 ottobre a Palazzo Ducale. E contiamo sulla riapertura di Cà Pesaro e Palazzo Fortuny”.
Guggenheim e Biennale: l’arte e la cultura on line
Sui principali canali social Facebook, Instagram, Twitter, Linkedln, il museo Peggy Guggenheim mette a disposizione presentazioni virtuali dedicate alla vita dell’artista e ad alcuni capolavori della sua collezione.
Lo staff e i tirocinanti del museo, attraverso immagini originali e creative offrono il loro punto di vista sulla collezione con brevi approfondimenti su aspetti meno noti delle opere esposte. I racconti sono in italiano e in inglese. Spazio on line anche per la mostra “Migrating Objects” e qualche “Art Quiz”.
Anche la Biennale fa sì che in questi giorni di emergenza la cultura arrivi attraverso il web. I materiali dell’Archivio Storico e le attività Educational per gli studenti sono i due filoni con i quali aderisce alla campagna #iorestoacasa con un nuovo progetto sviluppato per il sito web ufficiale www.labiennale.org e i suoi social Facebook, Twitter, Instagram. Con video esclusivi e immagini uniche si possono rivivere i momenti più belli e importanti della storia recente e più lontana della Biennale: gli spettacoli e le pillole dal vivo di Danza, Musica e Teatro, la Mostra del Cinema e le Biennali Arte.
Non mancano anticipazioni su Biennale Architettura 2020 che si svolgerà dal 29 agosto al 29 novembre.
Alla portata di un clic
Sono diverse le iniziative alla portata di un clic. La Fondazione Querini Stampalia e Palazzo Grassi hanno avviato iniziative ad hoc per questo periodo. Per dare voce ai giovani e far loro comprendere l’importanza di stare a casa, dall’accont Instagram @palazzograssiteens, sono invitati a raccontare con un video, una storia o un post come si sta vivendo la quotidianità.
I più piccoli invece potranno farsi accompagnare nelle sale virtuali della Querini dalla simpatica cagnolina Macchietta, mentre per tutti in rete è raccontato il patrimonio di 150 anni di storia custodito tra le sue pareti.
A casa musica per le nostre orecchie
Anche la musica de La Fenice di Venezia entra nelle case.
Lo fa attraverso il canale YouTube del Teatro, dove ci si può godere il video integrale del Don Carlo di Giuseppe Verdi che ha inaugurato a novembre la Stagione.
Altre produzioni musicali disponibili online sono il concerto del Quartetto Dafne che ha proposto il 4 marzo in streaming il Quartetto per archi n.4 in do minore op.18 n.4 di Ludwig van Beethoven e il Quartetto per archi n.2 in re maggiore di Aleksandr Borodin. Sempre su YouTube è possibile ascoltare anche la Seconda Sinfonia Resurrezione di Gustav Mahler diretta da Myung-Whun Chung e il secondo atto de La Vedova Allegra di Franz Lehàr. Molte le proposte anche per il repertorio storico.
Prosegue anche l’iniziativa delle biblioteche Vez e Bettini Junior che ogni giorno alle 16 in diretta streaming intrattengono i più piccole con la lettura animate di fiabe e racconti.
Il Teatro Toniolo di Mestre e il Circuito Arteven stanno inserendo on line piccoli video realizzati dai protagonisti dei vari spettacoli.
Per gli amanti della fotografia, si segnalano infine le iniziative de La Casa dei Tre Oci di Venezia che, attraverso i suoi canali social Facebook e Instagram, propone con alcuni video la retrospettiva dal titolo L’invenzione della felicità dedicata al grande fotografo francese Jacques Henri Lartigue.
Dovè il link per la visita virtuale?
Buongiorno Isabella, per i Musei Civici può trovare riferimento a questo link: https://www.facebook.com/visitmuve
Molto bello
Splendida iniziativa…se solo potessi accedervi! L’ho fatta girare a chi ha FB