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Arriva la condanna per l'abbandono di Calippo.

Arriva la condanna per l'abbandono di Calippo.

Emessa dal Tribunale di Ravenna la sentenza contro la coppia che gettò 2 cuccioli di 2 mesi in un fosso

L’hanno ribattezzato Calippo. Come il famoso ghiacciolo. Perché in condizioni assai simili a un ghiacciolo era, nella fredda mattina del 18 dicembre 2017, il cucciolo Golden retriever abbandonato col fratellino, a soli 2 mesi di vita, in una cassetta della frutta su un canale di scolo di campagna vicino a Faenza, nel Ravennate.
Ritrovati da un passante, le loro storie si sono divise. Solo Calippo ce l’ha fatta a superare il congelamento.
A chiusura di un iter giudiziario cominciato il 3 febbraio 2020, una coppia è stata ora condannata dal Tribunale di Ravenna a 5 mesi e 15 giorni di reclusione e al pagamento di 2.500 euro come risarcimento del danno per le parti civili (Enpa Faenza e Gaia Animali & Ambiente).

La storia di Calippo

La storia dei due cuccioli, all’epoca, fu portata alla ribalta anche delle trasmissioni nazionali, con il racconto nel programma Rai “I fatti vostri”.
Calippo era riuscito a sopravvivere, a differenza del fratellino, alle temperature gelide del dicembre romagnolo, riuscendo a salvarsi, dopo una lunga convalescenza, solo grazie all’intervento dei volontari e alle cure veterinarie.

calippo
Era stato inizialmente ospitato nel rifugio dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Faenza, a Granarolo Faentino, entrando presto nel cuore della gente.
Dopo la riabilitazione e il “Calippo Day”, una giornata di festa organizzata dai volontari al rifugio e dedicata al meticcio che ne era ospite, Calippo ha anche trovato una famiglia che lo ha adottato.

La vicenda giudiziaria

Fin dal ritrovamento, l’Enpa aveva anche presentato una denuncia, facendo scattare le indagini dei Carabinieri per individuare i responsabili. Cosa che, grazie alla collaborazione dei cittadini, è avvenuta con successo, portando al processo e alla condanna, le cui motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
“È una storia molto triste, che porta a chiedersi come si fa ad abbandonare così degli animali in pieno inverno, ben sapendo che si rischia seriamente di farli morire – commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa – . Nel caso specifico, siamo arrivati a individuare i responsabili perché i nostri volontari di Faenza si sono ricordati di aver visto i due cagnolini in un cortile, altrimenti, come purtroppo succede nella maggior parte delle occasioni, non ci saremmo mai riusciti. Siamo soddisfatti del fatto che ci sia stata una condanna. Normalmente, questi reati vengono infatti archiviati e non trovano seguito. Per noi, in realtà – continua – non ci sarà mai giustizia per casi come questi e ci stiamo battendo perché ci siano pene più severe”.

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Carla Rocchi (Presidente Enpa)

Maltrattamenti e uccisioni di animali

Calippo, nella sfortuna, alla fine è stato fortunato: ha trovato una famiglia che gli vuole bene, si prende cura di lui e gli garantisce una vita serena.
Non è andata allo stesso modo per l’altro cucciolo, che l’abbandono subito è morto.
Per questo, inizialmente, l’accusa, per la coppia, era di uccisione di animale. Il reato contestato è stato poi derubricato in maltrattamento .
Alberto Minazzi

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