Il prototipo è già stato messo a punto: agevolerà magistrati, funzionari e presidenti di sezione
E’ in arrivo nei tribunali italiani. dove già ci sono parecchie aspettative sul suo operare.
Si chiama Isa ed è il nuovo cancelliere generato dall’intelligenza artificiale.
Non una bella fanciulla in tacchi e tailleur ma un aiutante virtuale che risponde con un linguaggio naturale e può agevolare i magistrati nel loro lavoro utilizzando i sistemi informatici esistenti al massimo delle loro potenzialità.
Prototipo in fase di sperimentazione, Isa è un progetto nato nell’Università di Salerno in collaborazione con gli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto della Corte d’appello di Salerno e in rete con le Università di Puglia, Calabria e i rispettivi distretti giudiziari e Ordini degli avvocati.
Non andrà a sostituire il lavoro del giudice ma risponderà a una serie di quesiti con linguaggio naturale e coerente con la normativa europea.
Un aiuto per smaltire i processi e una risposta alla carenza di organico del settore giudiziario
“Isa” è nata mettendo assieme diverse professionalità universitarie e attraverso un lungo periodo di osservazione negli uffici giudiziari.
Ha competenze in ambito informatico, giuridico, statistico e di organizzazione aziendale
“Utilizza l’intelligenza artificiale nel costruire un’interfaccia molto semplice che risponde alle domande dell’utente utilizzando i dati che ha precedentemente acquisito”, ha spiegato Vittorio Scarano, l’informatico dell’Università di Salerno che, con il suo team, l’ha creata.
Per fare un esempio, è sufficiente interrogarla su quante pendenze ci sono in un determinato ufficio giudiziario per ottenere un diagramma.
Isa può diventare un vero e proprio membro di un gruppo di lavoro, perché è in grado di supportare le varie professionalità e di personalizzare le risposte.
Diventerà operativo a tutti gli effetti dopo l’ok della direzione generale sistemi informatici del Ministero della Giustizia
«Con questo progetto – ha spiegato la presidente della Corte d’Appello di Salerno Iside Russo – l’Università di Salerno ha portato a un risultato molto concreto, qual è questo software di intelligenza artificiale, un assistente virtuale personalizzato. Personalizzato vuol dire che il magistrato, l’assistente, il cancelliere così come lo stagista e l’addetto all’ufficio per il processo possono dialogare con l’assistente virtuale ponendo delle domande con un linguaggio molto concreto e pratico, non tecnico».
Quando lo vedremo operativo negli uffici giudiziari? Dopo i test, il sistema deve necessariamente essere sottoposto all’esame, approvazione e valutazione della Dgsia, la direzione generale dei sistemi informatici del Ministero della Giustizia. Nessun applicativo si può infatti utilizzare se prima non vi sia questa approvazione.