13,5 milioni di euro per progetti a tutela della sicurezza stradale, in particolare per i pedoni
Ci saranno più “zone 30”, vale a dire a velocità ridotta, e “isole ambientali” per recuperare la vivibilità degli spazi stradali interni.
Come pure l’introduzione di elementi (per esempio di dossi) per mitigare le differenze di velocità esistenti tra pedoni e traffico motorizzato.
Sono solo alcuni degli interventi previsti nel decreto per la sicurezza stradale firmato dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
Un provvedimento che arriva a seguito del vertice sul tema tra i ministri dell’interno Matteo Piantedosi e dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara con il capo della Polizia Lamberto Giannini.
Il piano straordinario per arginare le stragi urbane
Beneficiari della cospicua somma che stanzia il decreto sono 14 città riportate nel rapporto annuale Istat sull’incidentalità stradale con maggiore coinvolgimento di pedoni.
Si tratta di Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina e Catania.
Solo in questi comuni, secondo quanto rilevano i dati Istat 2021, ci sono stati 86 pedoni coinvolti e morti in incidenti, mentre 5.766 sono rimasti feriti.
I numeri parlano purtroppo chiaro: i dati dell’osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia) relativi al 2021 dicono che sulle nostre strade ogni 32 ore viene investito e ucciso un pedone, con una media di 22 al mese.
Le risorse del decreto sono ripartite in base a quanti sono gli incidenti che coinvolgono i pedoni e finalizzate ad arginare le stragi.
Dei 13,5 milioni di euro stanziati 4,2 sono destinati a Roma. In questa città, lo scorso anno sono morti 32 pedoni e 1.720 sono rimasti feriti.
Seguono Milano con 2,3 milioni e Torino con 1,1 milioni.
Dagli attraversamenti semaforizzati al “traffic calming”
Nelle città, saranno così introdotti un numero maggiore di dossi e/o altri elementi (traffic calming) per limitare le corse sfrenate delle automobili, zone a velocità ridotta e isole ambientali. Il decreto prevede inoltre attraversamenti pedonali semaforizzati e l’aumento della visibilità degli attraversamenti pedonali anche migliorando la segnaletica verticale e orizzontale.
In altre parole interventi per riducano gli effetti negativi prodotti dal traffico e soprattutto dalla velocità dei veicoli. Per ottenere i finanziamenti previsti dal Governo, i progetti dovranno essere presentati entro 60 giorni al Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti).
Monopattini verso nuove regole?
Restando in tema di sicurezza urbana, sono intanto al vaglio norme più stringenti per chi si muove con i monopattini.
In particolare, è sul tavolo l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco, mentre entro il 1 gennaio 2024 i monopattini in circolazione prima del 30 settembre 2022 – data nella quale è scattato l’obbligo di disporre di frecce e doppio freno – dovranno adeguarsi e dotarsi di indicatori di svolta (frecce) e di impianto frenante su entrambe le ruote.
Silvia Bolognini