Porterà piogge alluvionali, marea eccezionale a Venezia, venti oltre i 100 km/h e neve anche in collina. Da dicembre potrebbero arrivare temperature più miti, con un Natale primaverile
La morsa dell’inverno è in arrivo con il ciclone che i meteorologi hanno chiamato “Poppea”. La violenta perturbazione è prevista sull’Italia a partire da questa sera, e in intensificazione nella notte, in Sardegna e Nord Ovest. Successivamente salirà velocemente lo stivale.
«Sarà come una sorta di uragano – sottolinea Lorenzo Tedici, responsabile media di iLMeteo.it – molto intenso e porterà con sè maltempo estremo. Questa volta possiamo dire che con Poppea arriverà l’inverno, anche se il ciclone passerà brevemente».
Cosa succederà con Poppea
Le prime piogge arriveranno già da questa sera ma il clou del ciclone sarà nella giornata di domani, martedì 22 novembre.
«Questa intensa perturbazione con pressione molto bassa – spiega Lorenzo Tedici – arriva dal Nord Atlantico ed è assai veloce. Si tratta di una delle più forti degli ultimi decenni. Il mix di aria fredda in arrivo con aria più umida e temperata da sud provocherà forti temporali, venti potenti e neve sulle Alpi orientali, possibili anche a quote tra 500 e 600 metri».
La situazione di criticità, con rischio alluvionale, è in particolare segnalata sul Nord Est, basso Lazio, Campania e Calabria, dove le mappe meteo aggiornate prevedono accumuli piovosi anche di 150 mm in pochi ore. Significa 150 litri d’acqua ogni metro quadrato, vale a dire la quantità che solitamente si raggiunge nell’intero mese di novembre.
Marea eccezionale a Venezia, forti venti e mareggiate con onde anche di sei, otto metri
Il momento più intenso della perturbazione si avrà a partire da martedì mattina ma nel corso della giornata interesserà tutto il Paese con intense piogge e venti con raffiche potenti, anche fino oltre 100 km orari, sul versante tirrenico, così come sulle Isole Maggiori, sul versante Ligure e sull’Alto Adriatico. «In particolare – precisa Lorenzo Tedici – al largo di Napoli sono previste mareggiate con onde di 6/8 metri che arriveranno fino a 8 in Sardegna al largo di Alghero, 5 in basso Lazio e Sicilia occidentale.
Nel pomeriggio di martedì arriverà la neve sull’Appenino settentrionale fino a 1.000 metri di quota e su quello centrale fino a 1.500/1.600».
Con Poppea, Venezia sarà interessata dal ritorno dell’acqua alta. Il Centro maree del Comune prevede per le 9.30 di domani un picco a 145-150.
Finora nel 2022, come spiegano gli esperti, non si era mai registrata una marea superiore a 110 cm, quota che prevede l’innalzamento del Mose a protezione della città.
Al momento è previsto che le barriere siano sollevate alle tre del mattino, tuttavia, per la presenza di venti molto forti che cambiano ogni 12 ore, potrebbe esserci un cambio di orario.
Da mercoledì la tregua, tra venerdì e sabato un altro ciclone. Natale primaverile
«Intenso ma breve – conclude Lorenzo Tedici -. Poppea esaurirà la sua forza nella giornata di domani pur con qualche residuo di forte pioggia mercoledì mattina sul basso Tirreno. Al Nord invece sarà freddo con temperature intorno a zero gradi e isolate gelate. Tra venerdì e sabato al Sud arriverà un altro ciclone».
Per quanto riguarda il mese di dicembre, se i primi giorni e fino al Ponte dell’Immacolata saranno all’insegna di temperatura al di sotto della media, la tendenza per le successive settimane fino alle feste di Natale vede una probabile rimonta dell’alta pressione.
Una proiezione sul lungo periodo del Centro Europeo sui cambiamenti climatici conferma infatti una seconda parte del mese di dicembre con temperature di circa due gradi superiori alla norma su alcuni settori dell’Europa, Russia e Scandinavia, i cosiddetti “serbatoi del freddo” dai quali solitamente arrivano gli impulsi gelidi diretti alle latitudini più meridionali. Se ciò fosse confermato, anche in Italia le temperature su buona parte del Paese sarebbero di circa 1 grado superiore rispetto a quelle del periodo.
Silvia Bolognini