Nell’ultimo weekend, il jet set internazionale è sbarcato in Laguna, tra grandi eventi e personaggi di spicco in ogni ambito
Non si è fatta mancare, accompagnata anche da una sua polemica (quella lanciata da Pierfrancesco Favino, a sua volta in concorso al Festival con “Comandante”, sulla scelta di un attore straniero per interpretare uno dei simboli dell’italianità come il fondatore della scuderia automobilistica diventata una vera e propria icona, il “Drake” emiliano Enzo), nemmeno la “Ferrari”.
Poco conta se in pellicola, tra le più apprezzate alla Mostra del Cinema al Lido, mentre, a non molti km di distanza, la “rossa” in carne e ossa (o, meglio, in carbonio e gomma dei pneumatici), richiamava in contemporanea oltre 300 mila appassionati all’autodromo nazionale di Monza.
Perché Venezia, come d’abitudine a inizio settembre, per un weekend è stata davvero al centro dell’attenzione mondiale tra yacht da sogno, eventi e feste.
Non solo l’Esposizione internazionale cinematografica della Biennale (che ha in pieno svolgimento anche l’appuntamento con l’Architettura) e il tradizionale appuntamento con la Regata Storica. Il calendario degli eventi in Laguna, in questi giorni, si è arricchito anche di un’indimenticabile sfilata di moda in Arsenale, omaggio un altro grandissimo del Made in Italy come “re” Giorgio Armani. Il tutto condito dal gossip che, immancabilmente, si accompagna alla mondanità.
Venezia caput mundi: “One Night Only” veneziana per il Leone d’Oro Armani
Venezia è la nona città del mondo che il grande stilista ha scelto, a partire dal 2006, come tappe del suo evento itinerante dopo Londra, Tokyo, Pechino, Roma, New York, Parigi, Dubai e St Moritz. Inserita tra gli eventi glamour dell’80^ Mostra del cinema e organizzata per avere il minimo impatto ambientale, la serata in Arsenale si è incentrata ovviamente su una sfilata, alle Tese delle Nappe, di haute couture, con anche abiti ispirati alla città lagunare.
A seguire, i 700 ospiti invitati hanno partecipato a un after party con live performance di Róisín Murphy e DJ set di Mark Ronson. E qui si sono visti i grandi nomi: da Sophia Loren a Jessica Chastain, da Caterina Murino a Raoul Bova, da Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e Sergio Castellitto a Luca Guadagnino, Luca Argentero, Claudia Gerini, Margherita Buy ed Eva Riccobono. L’evento ha offerto l’occasione per consolidare il legame di Giorgio Armani con Venezia e la sua Mostra.
Un legame avviato fin dalla proiezione del film-documentario di Martin Scorsese “Made in Milan”, nel 1990, e poi proseguito con i numerosi abiti indossati dai protagonisti sul red carpet, fino alla partnership come main sponsor del Festival avviata da 6 anni. Lo stilista ha quindi legato alla serata le donazioni per l’organizzazione no profit “We are here Venice” e “Venetian Heritage”, quest’ultima per il restauro conservativo di una selezione di opere della galleria “Giorgio Franchetti” alla Ca’ d’Oro.
La Città di Venezia, per mano del sindaco Luigi Brugnaro, ha nell’occasione consegnato ad Armani il Leone d’Oro in vetro di Murano.
“Questo è un premio che personalmente ho voluto riconoscere all’uomo, al suo impegno e alla sua grande passione per il bello, che ha saputo trasformare in un’impresa di successo, simbolo del Made in Italy nel mondo”, ha spiegato il primo cittadino.
“Questo premio – il commento dello stilista – è per me motivo di gioia e di emozione. Ho deciso di organizzare questo evento come omaggio alla città, a cui sono da molti anni fortemente legato”.
Le emozioni sui remi della Regata Storica
La prima domenica di settembre si è poi confermata a Venezia quella della Regata Storica, con il Canal Grande colorato dal corteo rievocativo della rinuncia al trono a favore di Venezia di Caterina Cornaro, sposa del re di Cipro, rappresentata per l’occasione dalla Maria 2023 della città Beatrice Raffael.
In acqua, imbarcazioni storiche, a partire dalla restaurata bissona Floreale della Serenissima, e rappresentanti delle associazioni sportive locali.
Un pomeriggio all’insegna del rapporto di Venezia con l’acqua, vissuto rigorosamente su barche a remi.
“Non solo una mera rievocazione – ha sottolineato Brugnaro – ma il segno di un popolo che nasce dall’acqua e che nell’acqua ritrova le sue radici e il suo vivere quotidiano”.
Il pomeriggio si è quindi completato come sempre con le gare sportive tra i migliori attuali interpreti della voga.
L’ambita “bandiera rossa” assegnata ai primi classificati, nella categoria dei “gondolini a due remi”, ribattezzati “le Formula Uno del remo”, è andata a una coppia giovane, per la prima volta vincitrice della Regata. Sul gondolino rosa, a tagliare il traguardo davanti alla “Machina”, davanti tra gli altri dalla prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, l’ambasciatore giapponese in Italia, Satoshi Suzuki, e il sindaco di Praga, Bohuslav Svoboda, sono stati il vetraio Nicolò Trabuio, 28 anni, e il vigile urbano Matteo Zaniol, 24 anni.
Sostenuti da migliaia di persone lungo le rive e sui balconi degli antichi palazzi affacciati sul Canale, ad aggiudicarsi la Regata Storica 2023 nelle altre categorie sono state Silvia Bon e Debora Scarpa tra le “donne su mascarete a due remi”, Matteo Pecoraro ed Edward Patrick Nordio tra i “giovanissimi su pupparini a due remi”, il Club nautico San Marco tra le “caorline a sei remi”. Numerosi i giovani e i giovanissimi, tra cui 80 bambini, tra i partecipanti (nelle categorie “maciarele” e “schie”), a conferma del feeling con questo sport anche tra le nuove generazioni. E, nella sfida remiera delle Università su galeoni storici, primo posto per la veneziana Ca’ Foscari.
Gossip tra arresti e molestie
Nel generale clima di festa, a Venezia in queste ore non sono mancati nemmeno un paio di episodi tra la cronaca e la curiosità.
Il primo ha riguardato il giovane attore spagnolo Gabriel Guevara: giunto in Italia per ritirare il premio del Filming Italy Best Movie International Award Young Generation (peraltro, ha precisato in una nota la Biennale, non legato alla Mostra del Cinema), è stato arrestato dalla Polizia di Stato sulla base di un mandato di arresto internazionale con l’accusa di violenza sessuale.
Polizia, in questo caso locale, che è invece al centro del secondo episodio, piuttosto boccaccesco. Il 62 enne comandante dei Vigili urbani di Venezia, Marco Agostini, ha infatti denunciato in un post su Facebook di essere stato oggetto di molestie sessuali proprio nel corso della festa di Armani.
Alberto Minazzi