Multe salate per chi, in coda nel traffico, tiene acceso il motore
Coda per raggiungere il centro commerciale, decine e decine di auto in fila nelle carreggiate che portano alle spiagge, in montagna, nelle città d’arte.
Nel caldo di giugno, molti si sono trovati imbottigliati nel traffico mantenendo acceso il motore per garantirsi l’aria condizionata in attesa di poter nuovamente procedere con il proprio viaggio.
Con il rischio di contrarre una grossa multa.
In virtù di una norma del 2007 contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici, infatti, il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo costa caro: tra i 223 a 444 euro.
A secondo che l’auto sia in stato di arresto, di fermata o di sosta.
Cosa fare se si arresta, ci si ferma o si sosta
Se si è fermi davanti a un semaforo rosso o si è arrestata la marcia per un ingorgo della circolazione, non ci sono impedimenti a tenere aperta l’aria condizionata.
Ugualmente, la si può tenere accesa, ma solo per il tempo strettamente necessario, quando ci si ferma per far salire o scendere dall’auto dei passeggeri o quando si devono svolgere delle operazioni di carico e scarico di merce.
Se, invece, ci si deve fermare per svolgere delle azioni che richiedono un tempo si sosta maggiore (per telefonare, riposare, consultare qualche mail o mappa)è necessario spegnere motore e aria condizionata, pena la multa.
L’articolo 157
A stabilirlo è l’articolo 157, comma 7-bis del codice della strada, che già quando fu approvata la legge recepiva una direttiva europea e che nel tempo è stato aggiornato e mantenuto risultando oggi uno dei più severi, per la sanzione, di tutta l’Unione Europea.
Se infatti anche a Londra, così come a Madrid “è’ fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria”, nel primo caso è prevista la multa di 20 sterline (poco più di 23 euro) e nel secondo di 100 euro.