Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sono molteplici le iniziative di sensibilizzazione organizzate anche sul nostro territorio. Tra queste, spiccano quelle di “Novembre Donna”, il calendario organizzato dal Comune di Venezia che proporrà appuntamenti per tutto il mese. E non si fermerà qui. Perché sarà l’inizio di un anno intero in cui si celebrerà, proprio attraverso le opportunità di sensibilizzazione, il 25° anniversario del Centro antiviolenza del Comune di Venezia.
Libere dalla violenza
Il programma di iniziative rivolto a cittadine e cittadini coinvolge enti, istituzioni e mondo della scuola. Già il titolo scelto, “Libere dalla violenza”, spiega bene l’obiettivo della sensibilizzazione: contribuire a diffondere sempre più una cultura che aiuti a superare i pregiudizi. “Dobbiamo avere rispetto a 360 gradi – ha sottolineato la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle – non solo verso le donne, ma anche i maschi, i bambini e gli animali. La cultura della prevenzione – ha ricordato – è essenziale”.
“In questi anni – ha aggiunto la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano – abbiamo intensificato progettualità e protocolli d’intesa, creando una rete sempre più importante per fronteggiare fenomeni purtroppo di grande attualità. Come istituzione, dobbiamo portare avanti una vera e propria battaglia culturale, che deve essere educativa, giuridica e politica”.
Quest’anno, ha sottolineato la responsabile del Centro antiviolenza, Paola Nicoletta Scarpa, saranno così attivati anche 40 laboratori nelle classi terze e quarte degli istituti superiori (nel precedente anno scolastico erano stati 34).
Il calendario delle prime iniziative
La scelta, per quest’anno, è quella di interagire il più possibile con le persone. Si parte il 15 novembre (alle 10), con il convegno all’auditorium della Città metropolitana dedicato ad approfondire il tema del nuovo “codice rosso”. Due gli appuntamenti del 18 novembre: un incontro pubblico alle 15 presso il Centro donna e uno al Caffè Retrò a Carpenedo (alle 17.30). Nell’occasione, sarà proiettato il video “Rimira le bellezze”, che vede come protagoniste tre donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza.
Da venerdì 22 a sabato 30 novembre i palazzi comunali di Venezia e Mestre saranno illuminati di arancione, colore individuato dall’Onu per le iniziative di contrasto alla violenza sulle donne. Domenica 24, alle 10, in piazza Pastrello a Favaro, sarà inaugurata una Panchina Rossa, simbolo riconosciuto a livello internazionale del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.
Dal 25 al 30 novembre
Nella giornata Onu contro la violenza sulle donne, il teatrino di Palazzo Grassi ospiterà (alle 17.30) letture, musiche e opere artistiche proposte da studenti e docenti dei tre licei. Lo stesso 25 novembre torna la campagna nazionale “Sacchetti del pane”, a cui il Comune aderisce. I sacchetti riporteranno i riferimenti del centro antiviolenza, per farli entrare nelle famiglie. Con la campagna “Noi ci spendiamo, e tu?” l’1% del ricavato giornaliero di 4 punti Coop Alleanza del territorio saranno devoluti a favore delle vittime di violenza e per l’acquisto di beni di prima necessità per le ospiti delle case rifugio.
Il 28 novembre, alle 17 all’Ateneo Veneto, si torna nuovamente a parlare di “codice rosso”. E il 30 novembre, al teatro Momo di Mestre (ore 9), andrà in scena lo spettacolo dedicato alle scuole “Spaccati d’amore. Quando l’amore diventa violenza”. Un testo scritto dagli stessi studenti e incrociato con alcune testimonianze scritte da donne seguite dal Centro antiviolenza.
La donna al centro delle iniziative
Fino all’ultimo, il calendario di “Novembre Donna” sarà suscettibile di integrazioni. Il vademecum “Con te”, già in distribuzione in italiano, sarà tradotto entro fine anno in albanese, arabo, inglese e bengalese. Una scelta legata alle nazionalità delle donne che, dopo le italiane (pari al 60%), maggiormente si rivolgono al Centro. Come per le iniziative di ottobre legate alla prevenzione, si rinnova infine la collaborazione con Actv. Su autobus e tram sarà esposto materiale promozionale e riferimenti del Centro antiviolenza.
Il Centro antiviolenza del Comune di Venezia
Il Comune di Venezia è stata una delle prime realtà in Italia a dotarsi di una struttura per il supporto e l’assistenza alle donne oggetto di violenza. Il Centro è nato infatti in forma sperimentale il 20 ottobre 1994. La struttura, poi imitata e replicata in altri Comuni, ha consolidato la sua presenza nel territorio anche attraverso collaborazioni, come quelle con la Ulss o la Cooperativa La Esse. Ha sede a Mestre, in viale Garibaldi 155/A, sopra la biblioteca delle donne nei giardinetti di Villa Franchin. Da quest’anno può contare su fondi strutturali all’interno del bilancio comunale, in aggiunta ai contributi statali e regionali.
Dal 1995 è servizio gratuito del Comune. È aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, e offre un numero telefonico (041-2744222 il nuovo riferimento ufficiale) anche solo per un primo contatto. In più, grazie all’accordo “SOS violenza”, ha attivo un numero diretto h24 con i Pronto soccorso dell’Ospedale Civile e dell’Ospedale dell’Angelo per fissare i primi colloqui ogni volta che c’è un accesso legato a episodi di violenza. Ha inoltre a disposizione due case-rifugio per proteggere donne e figli, anche minorenni, che non possono tornare a casa.
Le cifre del Centro antiviolenza
Nel corso del 2018 si sono rivolte al Centro 253 donne vittime di violenza.
152 sono nuovi soggetti (le altre 101 con progetti già aperti in precedenza). Il 47% sono coniugate e il 30% nubili. Oltre la metà ha un’istruzione elevata (32% diplomate alle superiori e 28% laureate) e il 73% ha un reddito proprio.
La violenza psicologica (39%) è quella maggiormente denunciata, seguita da quella fisica (35%), con il convivente (coniuge o partner) come principale autore della violenza.
Cresce, infine, il numero di donne e minori ospiti delle case-rifugio: da gennaio a ottobre sono già 36 rispetto alle 13 del 2018. Mediamente, nel nostro territorio, sono 3 le donne che su 100 subiscono violenza e si rivolgono al Centro. Il dato conferma che crescono quindi il coraggio di denunciare e la consapevolezza del fatto che, da una violenza, si può uscir bene. Basta sapersi far aiutare.