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Inchino alle due signore dei mari.

Inchino alle due signore dei mari.
La nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci a Venezia

I comandanti e gli equipaggi di Amerigo Vespucci e Moro di Venezia insieme

Certo non capita tutti i giorni di trovarsele di fronte.
L’Amerigo Vespucci, classe 1931, il gioiello dei Mari per antonomasia, ormeggiata in Riva degli Schiavoni. Il “Moro di Venezia“, la leggenda della vela, il vincitore, nel 1992 della Luis Vuitton Cup, a Punta della Salute. La prima a Venezia in occasione del forum «Regional Seapower Symposium» della Marina Militare. La seconda pronta ad affrontare le competizioni in cui sarà impegnata domani e domenica: la Veleziana e la Venice Hospitality Challenge.

Un incontro speciale

Tra le due imbarcazioni leader del settore velico italiano non poteva esserci indifferenza. Hanno entrambe una storia illustre di cui andar fiere, un fascino che va al di là del tempo e un‘eleganza diversa, ma impareggiabile.

 

Condividono anche una curiosa coincidenza nella storia personale dei due comandanti. Gianfranco Bacchi, di Forlì, è il nuovo comandante dell’Amerigo Vespucci da pochi giorni. Il suo, però, può esser considerato un ritorno, perché la sua campagna addestrativa,trent’anni fa, l’ha fatta proprio sullo storico veliero.
Un ritorno è anche quello del comandante del Moro di Venezia Francesco Dal Bon, chiamato dall’armatore Gianfranco Natali a fare lo skipper proprio sull’imbarcazione in cui, trent’anni fa, ha fatto parte dell’equipaggio di Paul Cayard.

Nel pomeriggio, i due comandanti e i due equipaggi si sono ufficialmente incontrati a bordo dell’Amerigo Vespucci per una visita al veliero che si è conclusa con un gradito scambio di doni tra il capitano di vascello Gianfranco Bacchi e l’armatore del Moro di Venezia Gianfranco Natali.
Un evento speciale tra le due signore dei mari, cui Metropolitano.it ha avuto modo di assistere.

 

A sx, il Capitano di vascello Gianfranco Bacchi. A dx l’armatore del Moro di Venezia Gianfranco Natali

L’Amerigo Vespucci: un pezzo d’Italia di cui andar fieri

‘Oltre cento metri di lunghezza, tre alberi e una velatura impressionante. Lo dicono tutti: è il vascello più bello e più famoso al mondo.

E’ l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. Costruita come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia navale,ha cavalcato le onde di mari e oceani, una volta ha addirittura circumnavigato il globo: Pochi sanno però che la Signora dei Mari è impegnata anche nel sociale. Oltre a essere ambasciatore speciale dell’Unicef, la Vespucci quest’anno ha imbarcato i bambini del reparto oncoematologico del Santa Chiara di Pisa per una speciale e indimenticabile regata in mare.

3 commenti su “Inchino alle due signore dei mari.

  1. Orgoglioso per me umbro avere un amico e armatore che mi faccia vivere da protagonista i sicuri successi del Moro…….per chi non ha “sbocchi” al mare le vele italiane sono un magnifico sogno…..grazie Gianfranco…..per la Vespucci ogni commento è superfluo…un grande abbraccio a tutti e un grazie di renderci orgogliosi di essere ITALIANI.


  2. Dottore …sei un Grande! E come tutti i Grandi …spesso incompreso! Grazie per aver ridato la luce ad un mito! E averci riportato a quei tempi e a quei giorni in cui tutti ci sentivamo Italiani!


  3. Per me che sono un velista amante del mare è stato un onore partecipare, grazie a Te GianFranco, al nuovo ritorno del mitico Moro di Venezia.
    Buon Vento


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