Secondo le previsioni di Anpal-Unioncamere, le imprese venete hanno programmato nel prossimo trimestre oltre 100.000 contratti (63.240 in piccole e medie imprese). Il 30% dei contratti previsti rischiano però di non essere concretizzati per la mancanza di offerta di personale qualificato. Nel contempo, tante imprese, soprattutto piccole e medie, sono costrette a dire di no a nuove commesse per carenze di forza lavoro. Una possibile soluzione alla situazione, però, c’è: avvicinare sempre più il mondo della scuola a quello dell’impresa.
Il protocollo d’intesa
È proprio a questo obiettivo che mira il protocollo d’intesa sottoscritto da Confartigianato Imprese Veneto e Anpal Servizi. A partire dal prossimo anno scolastico, vi saranno coinvolti 80 istituti superiori del Veneto.
Nel Veneziano, sono 11 le scuole, 9 statali e due paritarie, che sono state individuate dall’Ufficio Scolastico Regionale: Algarotti, Barbarigo e Marinelli a Venezia ; Bruno/Franchetti, Stefanini e Santa Caterina da Siena a Mestre; XXV Aprile e Marco Belli a Portogruaro; Cornaro a Jesolo e Musatti a Dolo.
“Una delle novità di quest’anno – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonomo – è l’avvio dei rapporti anche con i licei e non solo con le scuole tecniche. Questo rafforza il concetto di base: alzare l’asticella, perché le nuove generazioni maturino capacità anche per diventare i futuri imprenditori”.
Le imprese rispondono
Sono già un’ottantina, nelle prime province venete che hanno risposto, le imprese coinvolte. L’obiettivo è quello di raggiungere la partecipazione ai percorsi di circa 200 realtà imprenditoriali. Ed è significativo che, tra le scuole veneziane quasi la metà (cinque su undici) siano istituti alberghieri o turistici.
Le imprese del settore, la prima economia regionale, chiedono infatti sempre più manodopera qualificata. A livello regionale, comunque, sono soprattutto le competenze nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a presentare le maggiori difficoltà di reperimento: qui la percentuale sfiora l’80%.
Dall’alternanza scuola-lavoro nuove opportunità per i ragazzi
I dati più recenti sui percorsi di alternanza scuola-lavoro in Veneto parlano di 42.817 imprese che si sono messe a disposizione e di 115.000 ragazzi che hanno partecipato alle iniziative. Di questi, l’80% hanno migliorato le performance scolastiche e il 40% quelle comportamentali.
Adesso, dopo le recenti novità legislative, si parla di “Percorsi per competenze trasversali e per l’orientamento” e di “apprendistato duale”. È in particolare questa seconda strada ad avere margini di sviluppo molto ampi.
“Cercando di utilizzare la nostra esperienza – ha spiegato Giovanna Gorini di Anpal Servizi – cerchiamo di far sì che i percorsi attivati siano i più conformi alle esigenze di scuole e imprese, proprio per arrivare il più possibile all’apprendistato duale”.
Una volta acquisito il doppio status di “studente-lavoratore”, il ragazzo ha infatti in mano un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
L’alternanza scuola-lavoro all’Istituto Abate Zanetti
Anche nel mondo dell’arte vetraria, intanto, sono partiti per gli allievi del terzo anno i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Con gli inserimenti dei ragazzi in azienda, l’Istituto Superiore Tecnico Tecnologico Abate Zanetti continua così a dare il suo contributo al ricambio generazionale per il distretto di Murano. Vetrerie, laboratori artigianali e istituzioni museali hanno aderito ai progetti, consentendo agli studenti di mettere in pratica alcuni aspetti della loro preparazione, legata al percorso scolastico.