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Allerta virus sinciziale: gratis un farmaco efficace al 90%

Allerta virus sinciziale: gratis un farmaco efficace al 90%

Non solo i bambini: in Italia, per il crollo delle temperature, un rialzo dei virus respiratori

Il passaggio dalla torrida estate al clima autunnale è stato repentino con un crollo sensibile delle temperature, anticipato quest’anno rispetto alla media stagionale.
Come spiegano i medici, questo sbalzo termico così marcato favorisce la diffusione di tutti i virus respiratori, in particolare di quelli simil-influenzali, per i quali sono attesi 150 mila casi a settimana. Fermo restando l’influenza vera e propria e il Covid che, dopo l’impennata di contagi in agosto, compici le varianti, si presume possa risvegliarsi.
Intanto a preoccupare è il virus sinciziale tra i bambini più piccoli e i neonati che può portare a brochiolite e polmonite in alcuni casi anche con esito letale. Nel 2023 ha causato 15 mila ricoveri, di cui 3 mila in terapia intensiva e 16 decessi. Ora, grazie a un nuovo farmaco preventivo è arrivata la possibilità di segnare una svolta.

Nirsevimab, la cura salvavita

Il virus colpisce soprattutto i neonati entro i primi sei mesi di vita e può avere conseguenze mortali. Da quest’anno però per contrastare il virus è possibile contare sull’anticorpo monoclonale Nirsevimab che ha dimostrato la sua efficacia riducendo i ricoveri del 90%. Il farmaco è a lunga durata d’azione, in singola dose e dosaggio fisso indicato per tutti i neonati o bambini per la prevenzione della malattia respiratoria da virus sinciziale che si diffonde facilmente con tosse, starnuti e stretto contatto fisico come coccole e baci e che può sopravvivere per diverse ore sulle superfici solide quali giocattoli, culle e posate e infettare i bambini se si portano le mani sul viso dopo aver toccato un oggetto contaminato.

virus sinciziale

Nirsevimab, essendo un anticorpo monoclonale, offre una protezione rapida e diretta contro la malattia e non richiede l’attivazione del sistema immunitario come invece avviene per i vaccini. La somministrazione potrà essere fatta dai pediatri di libera Scelta, l’equivalente del medico di base in pediatria, o nei centri vaccinali.

Il monoclonale anti-bronchiolite gratuito in tutte le Regioni

Il Ministero della Salute in considerazione dell’aumentata incidenza del virus sinciziale nella popolazione pediatrica, ha avviato i contatti con l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco per rendere disponibile in tutte le Regioni del nostro Paese Nirsevimab, a carico del Servizio sanitario nazionale quindi senza spese a carico dei cittadini.

Il Veneto a partire da ottobre 2024 ha programmato l’avvio di una campagna di immunizzazione passiva contro il virus sinciziale per i neonati della Regione per la stagione 2024-2025. Consiste nell’offerta dell’anticorpo monoclonale ai bambini nati da ottobre 2024 a marzo 2025 e ai quelli nati tra gennaio e settembre 2024 che affronteranno la prima stagione di circolazione del virus a partire da ottobre 2024. Affinchè la distribuzione di Nirsevimab risulti uniforme ed equa su tutto il territorio le aziende ULSS provvederanno a coinvolgere anche i punti nascita privati accreditati, fornendo direttamente le dosi del monoclonale, senza ulteriori oneri a carico delle Aziende stesse.

L’adesione alla campagna è su base volontaria e ogni Azienda Sanitaria dovrà definire le modalità organizzative interne per fornire adeguate informazioni ai genitori sulla prevenzione per raccogliere il consenso informato alla somministrazione del monoclonale. A seguito del Protocollo d’Intesa regionale stipulato per la partecipazione dei Pediatri di Libera Scelta alla campagna è stato stabilito che spetterà loro un compenso per ciascuna somministrazione.

Cos’è il virus sinciziale

Si tratta di un’infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni dei bambini e rappresenta, rileva l’Istituto Superiore della Sanità, “la prima causa singola di infezioni respiratorie acute del basso tratto respiratorio nei bambini di tutto il mondo”.
Fino ai due anni, la contraggono praticamente tutti. Ma in diverse forme, dalle più blande, con raffreddore e otite, fino alle più serie, come bronchite o polmonite.
Il virus si trasmette per via aerea e ci sono dai quattro ai sei giorni di incubazione prima che la malattia si manifesti. I sintomi che appaiono sono normalmente simili al raffreddore ma in alcuni casi, nei bambini che hanno meno di 3 anni, può arrivare una tosse secca accompagnata da un respiro sibilante. Da qui il virus arriva a determinare spesso bronchiolite o bronco polmonite che possono degenerare fino alla morte.

Silvia Bolognini

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