“Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario.
In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo.
In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.
Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto”.
Assicurazione sanitaria e possibile quarantena per i rientri
L’allerta arriva direttamente dalla Farnesina, che invita chi è in partenza a visitare, nel proprio sito, la sezione “Viaggiare sicuri” e, soprattutto, a “dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19″ nel caso in cui si decida di partire comunque.
In queste ore il dibattito politico è inoltre concentrato su un’altra possibile decisione: quella di prevedere comunque, per chi ritorna da Paesi considerati “ad alto rischio”, come per esempio al momento la Spagna, un periodo di quarantena non appena rientrati in Italia. Questo a prescindere dal fatto di aver o meno avuto contatti con persone positive.
Italiani bloccati all’estero
Attualmente sono tanti gli italiani bloccati all’estero a causa di focolai nati nel luogo in cui si trovano.
Sono per lo più giovani in vacanza studio o con il loro viaggio post maturità in corso.
A Dubai sono 270 gli studenti italiani bloccati. Erano partiti lo scorso 30 giugno e sarebbero dovuti tornare il 14 luglio.
Di fatto, dovranno attendere gli sviluppi della situazione e la fine della quarantena.
In Grecia, dove i contagi stanno aumentando in modo considerevole, tanto che alcune isole sono ritornate rosse, si trovano impossibilitati a partire quindici giovani di Venezia, partiti per Ios per un indimenticabile viaggio post maturità che lo sarà senz’altro. Sono infine una cinquantina tra ragazzi e accompagnatori i confinati a Malta.
L’attività della Farnesina
“Li stiamo seguendo nel rapporto diretto con le famiglie e con i ragazzi stessi attraverso le nostre ambasciate, che stanno coordinando in loco le attività di sostegno – dicono alla Farnesina – Resta l’appello, a chi intende partire, di informarsi bene sulla situazione dei Paesi e dei luoghi in cui recarsi. Il rischio sanitario esiste e il Covid non è finito”.
Consuelo Terrin