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All'asta la storia di Gucci reinterpretata dall'arte e dalla tecnologia

All'asta la storia di Gucci reinterpretata dall'arte e dalla tecnologia

Fino al 28 novembre aperta dal marchio di moda un’asta su Christie’s per 9 opere realizzate per ripercorrere i 102 anni dalla fondazione

C’è, ed è tra i pezzi più apprezzati (con offerte che superano gli 8.200 dollari), un’opera di JoAnn raffigurante un autobus surrealista a più piani che, secondo la descrizione dell’artista, “trasporta i semplici piaceri della vita nel viaggio serale”.
Ma altrettanto apprezzamento ha fin qui riscontrato l’animazione digitale “The Mysteries of Nature and Art” di Alexis Christodoulou, che riproduce la vista dal finestrino di un treno con cavalli selvaggi che corrono accanto.
“L’opera d’arte digitale, ispirata agli zootropi, fonde tradizione e modernità, incapsulando l’essenza di Gucci in una fusione perfetta di arte e moda“, spiega la descrizione.
Ancora, e al momento aggiudicabile a un prezzo più contenuto (poco più di 1.000 dollari), l’opera di Amy Goodchild che esplora “il potere della moda unisex sostenuta da Gucci”.

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@Gucci Art Space

L’arte generativa all’asta

Sono solo alcune delle opere di arte generativa (la corrente iniziata negli anni ’60, basata sull’universo delle relazioni, che si è evoluta fino all’attuale coinvolgimento nella creazione dell’intelligenza artificiale a fianco dell’artista umano) che la casa di moda Gucci ha fatto realizzare da alcuni dei principali nomi del movimento, tra cui anche Alexis Andre, Harvey Rayner, Jacqui Kenny, Melissa Wiederrecht e Thomas Lin Pedersen. Gli artisti sono stati chiamati a ripercorrere e rielaborare uno dei temi che hanno caratterizzato i 102 anni di storia di Gucci, per esplorarne l’ eredità, promuovendo nel contempo l’impegno del marchio nel mondo dell’arte.

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@Gucci Art Space

L’asta di Gucci

Pezzi unici, in cui si intrecciano moda, arte e tecnologia, che, presentati nell’esposizione “Parallel Universes: From Future Frequencies to Gucci Cosmos” e ispirati alla mostra “Gucci Cosmos” (inaugurata a Shanghai e ora a Londra), che attinge all’archivio storico, possono essere acquistati nell’asta digitale che il noto marchio italiano ha organizzato in collaborazione con la nota casa d’aste Christie’s.
Le offerte per l’acquisto, espresse in criptovaluta ethereum, possono essere presentate fino al 28 novembre sulla galleria online “Gucci Art Space”, lanciata a luglio 2022 per consentire agli artisti l’esplorazione di nuovi territori senza vincoli fisici.

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@Gucci Art Space

Gucci: il marchio italiano di maggior valore

Che Gucci sia ormai molto più di una semplice casa di moda, del resto, è confermato anche dall’aggiornamento appena pubblicato dello studio di Interbrand sui 100 marchi globali a maggiore valore economico.
Nella classifica “Best Global Brands 2023”, Gucci occupa la 34^ posizione assoluta di una graduatoria che vede sul podio Apple (prima per l’11° anno assoluto), Microsoft e Amazon. E, pur perdendo 4 posizioni rispetto al 2022, si conferma il marchio italiano a maggior valore economico davanti a Ferrari (70° con un incremento del +16%) e Prada (86^ con un +12% di crescita.

Primo marchio italiano anche nella gradutoria europea

Il brand Gucci viene valutato 19,969 trilioni di dollari, anche in questo caso con una leggera diminuzione rispetto ai 20,417 dell’anno precedente, ma decisamente sopra i 16,656 del 2021.
Va ricordato che anche nella graduatoria 2023 di Brand Finance, dedicata esclusivamente ai marchi europei, Gucci è risultato il miglior marchio italiano, stabile in 17^ posizione, dove era salito nel 2022 con un guadagno annuo di 5 posizioni.

Alberto Minazzi

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Tag:  moda