Dal 25 marzo gli storici Giardini di Villa Pergola, ad Alassio (Sa), riaprono al pubblico in occasione della fioritura della più importante collezione d’Italia di glicini
Già nel 1906 William Scott definiva il Parco “una delle meraviglie della Riviera, degno rivale dei giardini di Sir Thomas Hanbury a La Mortola”.
Proprio in questi spazi la famiglia Hanbury, che particolarmente amava i glicini, era solita organizzare una festa per celebrarne la fioritura.
Ancora oggi passeggiare nei Giardini di Villa Pergola, ad Alassio, in provincia di Savona, con le sue pergole e cascate, inebriati da colori e profumi, è sicuramente un’esperienza indimenticabile. Tanto che questa magnifica oasi dove immergersi nella natura ha vinto il premio “Parco più bello d’Italia” nel 2022.
All’interno, la più importante collezione di glicini in Italia
Dal prossimo 25 marzo i Giardini riapriranno al pubblico in tutto il loro splendore.
E’ questo infatti il periodo in cui fiorisce la più importante collezione di glicini in Italia che qui dimora.
Quest’anno, alle varietà presenti di questo fiore, se ne aggiungono di nuove, portandole a ben 40.
Tra queste alcune sono rare e incantevoli come la Wisteria Floribunda “Hime Fuji” o il glicine rosso “Milletia”.
Salvata da una speculazione edilizia, la collezione è nata durante la fase di restauro dei Giardini di Villa della Pergola, durata oltre sei anni e curata dall’architetto paesaggista paolo Pejrone. Il lavori hanno rivolto particolare attenzione al recupero, alla conservazione e alla creazione delle rinomate collezioni botaniche insieme a Sofia Ricci.
Dal 2023, il nuovo curatore dei Giardini è Giulio Veronese, architetto e giardiniere di origine francese, con una consolidata esperienza maturata in prestigiosi giardini di tutto il mondo quali il giardino privato di Re Carlo III a Highgrove House in Inghilterra e un celebre giardino privato in Giappone, vicino Fukuoka.
Il parco si affaccia sull’intero Golfo di Alassio e sull’isola Gallinara ed è strettamente legati alla storia della comunità inglese ad Alassio e in Liguria.
Affondano le loro radici nel 1800 e da allora sono meta di visitatori da tutto il mondo.
Tra le rarità vi sono esemplari unici come la Wollemia Nobilis, pianta preistoprica di cui si conosceva l’esistenza solo attraverso i fossili; la straordinaria collezione di Opuntiae e Cactacee o la collezione di rose, in questo periodo al massimo dello splendore. Non mancano i mirti secolari, l’agrumeto e le fioriture di lavanda, Iris e Geranei che regalano una tavolazza di colori e profumi.
