La nuova Centrale sarà operativa entro il 2026 con una capacità di accumulo di 4 volte superiore all’attuale
Da oltre un secolo la Torre dell’Acqua di Sant’Andrea in Piazzale Roma sta continuando a rifornire di acqua potabile il centro storico di Venezia e le isole Lido, Pellestrina e Murano. Ma per l’acquedotto cittadino è in corso il restyling e entro il 2026 sarà operativa una nuova centrale al Tronchetto.
I lavori stanno procedendo a ritmo sostenuto, a quattro metri sotto il livello del mare, per la realizzazione del nuovo, grande e moderno impianto che, una volta ultimato, avrà una capacità di accumulo di 4 volte superiore all’attuale.
Dalla fonte di Trebaselghe alle case dei veneziani
Le opere strutturali di quella che sarà la centrale del Tronchetto sono già state realizzate e comprendono una grande vasca interrata di accumulo lunga 220 metri, l’equivalente di due campi di calcio, larga 42 e profonda 7, divisa in due parti indipendenti e dotata di doppio fondo per evitare il contatto con le acque della Laguna.
Attualmente è stata costruita e deve essere impermeabilizzata.
Sarà un impianto capace di contenere portate record, un volume di oltre 30 mila metri cubi di acqua potabile rispetto agli attuali 5 mila. Si sta lavorando lungo il Ponte della Libertà, in laguna e a terra: l’acqua arriverà dalla fonte di Trebaseleghe, nel padovano, alle case dei veneziani.
Al Tronchetto stanno prendendo corpo strutture in cemento armato che incrementeranno notevolmente rispetto ad oggi la capacità di accumulo. Gli impianti di sollevamento alimenteranno la rete di Venezia e quella verso Chioggia e il Polesine.
L’ intero sistema, il cui costo è di un’ottantina di milioni di euro messi a disposizione da Regione Veneto, Comune di Venezia, PNRR e parte da autofinanziamento di Veritas, sarà completamente automatizzato e nascosto sotto il livello stradale. L’unica cosa che si vedrà ad opera ultimata sarà solo un edificio per i servizi.
Un intervento complesso
Quando sarà a regime, la centrale del Tronchetto sostituirà la storica centrale di sant’ Andrea che risale al 1884.
Rifornirà Venezia e le isole della laguna, Burano esclusa in quanto rifornita insieme a Cavallino-Treporti dalla centrale di Marocco di Mogliano Veneto, Chioggia e si collegherà al Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale. In attesa che siano ultimati i lavori per la centrale dell’acquedotto di Venezia al Tronchetto, lungo il Ponte della Libertà sono in corso i lavori di sostituzione delle vecchie condotte in cemento armato del 1800. Quelle nuove avranno una portata massima di mille litri al secondo.
In particolare si sta procedendo alla posa di due condotte sublagunari di acciaio di diametro 1.000 mm che porteranno l’acqua da San Giuliano alla nuova centrale. In Piazzale Roma invece si sta procedendo per il collegamento alla rete di distribuzione di Venezia della condotta in uscita dal Tronchetto che passa sotto il canale della Scomenzera. L’acqua potabile erogata da Veritas, è per la maggior parte di falda, attinta da pozzi a una profondità che arriva a 300 metri. Solo una piccola parte è prelevata dai fiumi Adige, Sile e Livenza.