Dopo la decisione della Germania di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca, arriva lo stop anche in Italia.
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA”, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid-19 “su tutto il territorio nazionale”.
“Tale decisione – come viene sottolineato nel comunicato ufficiale – è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione. AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di EMA, – ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza – abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”.
Subito dopo la decisione dell’Aifa, anche la Francia ha deciso di sospendere l’uso del vaccino AstraZeneca. Una posizione annunciata direttamente dal Presidente Macron in conferenza stampa: “L’EMA si pronuncerà domani pomeriggio con un parere sull’uso di questo vaccino e quindi la decisione – ha spiegato il Presidente francese – è di sospendere, in via precauzionale, la vaccinazione con AstraZeneca, sperando di riprenderla al più presto se il parere dell’EMA lo consentirà”.
Negli ultimi giorni diversi Paesi, per prima la Danimarca seguita da Norvegia, Germania, Bulgaria, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi e Indonesia, hanno sospeso in via precauzionale e temporanea l’utilizzo del vaccino AstraZeneca per indagare sui casi di trombosi dopo le vaccinazioni.
Giovedì 18 marzo sarà quindi l’Agenzia Europea per i medicinali, l’EMA, a fornire una nuova decisiva valutazione sulla sicurezza del vaccino.
La posizione di AstraZeneca
Dopo i primi lotti ritirati in via precauzionale in giro per il mondo, la società anglo-svedese AstraZeneca ha reso pubblici i dati che a parere dell’azienda provano la sicurezza del vaccino. “Su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca nel Regno Unito e in tutta Europa – si legge nel comunicato della società – ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la società ha ricevuto all’8 marzo». Astrazeneca, al netto dei numeri sopraindicati, ha ribadito che “il dato è considerevolmente più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini anti-Covid autorizzati”.
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