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Aids: si può prevenire con 2 iniezioni l'anno

Aids: si può prevenire con 2 iniezioni l'anno

L’efficacia al 100% di un farmaco evidenziata da uno studio presentato a Monaco di Baviera alla 25^ Conferenza internazionale sulla sindrome

Si aprono nuovi orizzonti per la prevenzione dell’Aids, la sindrome da immunodeficienza acquisita con la quale convivono 38,4 milioni di persone nel mondo. Di questi, 36,7 milioni sono adulti e 1,7 bambini con meno di 15 anni. Il 54% dei casi riguarda la popolazione femminile e si stima che 5,9 milioni di persone non conoscono la loro positività al virus Hiv.

La medicina fa infatti passi da gigante e in questa direzione va anche lo studio, recentemente presentato in Germania nel corso della Conferenza internazionale sull’Aids di Monaco di Baviera, pubblicato su “The New England Journal of Medicine”. Secondo quanto rilevato dai ricercatori il farmaco lenacapavir dell’americana Gilead Sciences ha azzerato i contagi, mostrando un’efficacia al 100% e una superiorità anche rispetto alla profilassi pre-esposizione PrEP Truvada, che richiede l’assunzione una volta al giorno.

Un farmaco promettente, straordinari risultati del trial Purpose 1 di fase 3

Come sottolinea una nota Gilead, se il farmaco lenacapavir venisse approvato rappresenterebbe la prima e unica PrEP somministrabile 2 volte l’anno. Il trial Purpose 1 di fase 3 ha dimostrato la sua efficacia attraverso i test effettuati su 5.345 donne di età compresa tra 16 e 26 anni in 25 centri del Sud Africa e in 3 centri dell’Uganda e rappresenta quindi un potenziale enorme per la salute pubblica, in particolare nei Paesi in cui l’infezione è in costante aumento.

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Dunque se fosse approvato e distribuito in modo rapido, conveniente ed equo potrebbe contribuire a dare una spinta in avanti alla prevenzione. La fase successiva dello studio è volta a valutare la somministrazione di lenacapavir due volte all’anno in altri Paesi e popolazioni per verificarne l’efficacia.

Lo studio Paso Doble

Sono intanto positivi anche i dati diffusi da ViiV Healthcare, l’azienda globale specializzata nell’Hiv a maggioranza GlaxoSmithKline plc Gsk, in partecipazione con Pfizer e Shionogi relativi a 48 settimane dello studio Paso Doble. Si tratta del più ampio trial clinico randomizzato testa a testa di fase IV che ha valutato il regime a due farmaci dolutegravir/lamivudina (Dtg/3Tc) rispetto al regime a tre farmaci bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide fumarato (Bic/Ftc/taf) per il trattamento in persone virologicamente soppresse, che potrebbero trarre beneficio dall’ottimizzazione terapeutica. I risultati hanno reso noto che lo switch a Dtg/3Tc, in adulti con Hiv virologicamente soppressi, ha un’efficacia non inferiore nel mantenimento della soppressione virologica rispetto allo switch Bic/Ftc/Taf.

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Tag:  aids, prevenzione