La riduzione si vedrà già dalla prossima bolletta. I cittadini residenti a Venezia pagheranno meno caro il trasporto dei rifiuti.
La Giunta comunale ha deciso infatti di investire sulla riduzione della Tari quattro milioni di euro di risorse derivanti dalla tassa di soggiorno.
L’applicazione della delibera approvata ha effetto retroattivo. Ciò significa che, per tutto l’anno 2019, a cittadini e imprese saranno richieste tariffe inferiori rispetto al passato. Non solo. Se il contributo d’accesso a Venezia sarà approvato anche dal Consiglio, le risorse destinate all’alleggerimento fiscale aumenteranno ulteriormente.
LE AGEVOLAZIONI
Per i cittadini ci sarà già subito una riduzione media generalizzata del 2,7%, con benefici maggiori per tutte le famiglie.
In particolare, quelle con tre o più figli arriveranno fin quasi un -4,5%.
Circa 800 negozi di vicinato di alimentari, fiori e piante avranno ora una Tari ridotta del 30%. Ad esempio, un negozio di ortofrutta di 90 metri quadri avrà un risparmio di oltre 2.000 euro. Ma anche gli altri oltre 4.300 esercizi commerciali fino a 100 metri quadri avranno una riduzione Tari del 20%, se non collocati in grandi centri commerciali.
I proprietari di bar e ristoranti nelle isole vedranno le tariffe parificate a quelle dei colleghi di terraferma, con riduzioni rispettivamente del 9 e del 14%.
Aumenterà, invece, la tariffa di asporto rifiuti per la nuova categoria dei “take away”. Visto il tipo di attività svolta, sarà applicato ora l’indice massimo di produzione rifiuti, con un conseguente aumento della Tari di circa il 15%.
“Sono misure che non solo vogliono venire incontro ai cittadini dal punto di vista fiscale, ma vogliono anche favorire la residenzialità, contribuendo ad attenuare gli effetti della crisi economica e rilanciando le attività commerciali, fondamentali per il tessuto urbano -spiega l’assessore al Bilancio Michele Zuin -Ricadute positive si avranno anche in termini di miglioramento della qualità della vita perché, come dice spesso il sindaco, dove ci sono più vetrine accese ci sono più sicurezza e controllo del territorio”.
Se i 4 milioni di euro provenienti dalla tassa di soggiorno copriranno in termini di riduzioni un intero anno, le risorse destinate a mantenere le agevolazioni fiscali saranno maggiori con l’introduzione del contributo per l’accesso a Venezia, che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo maggio.
LA LOGICA DELLA SCELTA
Lo aveva anticipato alla stampa il sindaco Brugnaro dopo l’approvazione della delibera di Giunta.
Lo ha ribadito, specificando l’ordine di priorità tra i vari impieghi scelti per il denaro in entrata nelle casse pubbliche, l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, davanti alle Commissioni comunali.
Il contributo d’accesso votato dalla Giunta è finalizzato infatti a far fronte agli extra costi per i servizi derivanti dalla specialità di Venezia e delle isole. Per la sola pulizia del centro storico ogni anno il Comune lagunare deve sborsare 30 milioni in più rispetto a un Comune “normale”. Un onere assolto fino a oggi da cittadini e imprese operanti nella Venezia insulare.