“Aver ricevuto questo riconoscimento per il mio lavoro è un’emozione intensa, che a parole non riesco a spiegare. Mi sento onorata. Vorrei anche poter far qualcosa io per la mia città.
Sto pensando a un progetto di scienza che mi piacerebbe sviluppare con Venezia sul tema della salute dal mare”.
Adriana Albini, la ricercatrice alla quale è stato conferito il prestigioso riconoscimento di “Veneziano dell’anno 2018” è emozionata.
Si definisce “cittadina del mondo” per la sua professione, che la porta a viaggiare molto e a vivere altrove.
Ma è nata e cresciuta a Sant’Elena e mantiene con orgoglio i legami affettivi con i luoghi della propria adolescenza.
Laureata in chimica, è ricercatrice oncologica e professore di Medicina all’Università degli studi di Milano, dove vive con il marito e i suoi due figli.
E’ anche direttore del Laboratorio di Biologia Vascolare alla Multimedica.
Tra lavoro e famiglia, che riesce a conciliare con un’organizzazione assoluta, non le resta molto tempo libero.
Appena possibile, però, ritorna a Venezia dai familiari, dagli amici, nella città natale che le è rimasta nel cuore.
“Trascorro buona parte delle mie vacanze estive al Lido, che per me ha anche un significato simbolico -ci racconta- Fin da bambina, osservando la riva e ascoltando le spiegazioni di mamma, docente di scienze, mi sono appassionata a questa materia, che è poi diventata la mia professione”.
La passione e il percorso di studi per arrivare alla sua brillante professione sono iniziati quindi dal mare, da quella spiaggia del Lido che ritorna anche nei suoi progetti futuri.
Sarebbe facile scommettere sulla loro buona riuscita.
Le soddisfazioni per Adriana Albini quest’anno sono state infatti diverse e non solo sul piano professionale.
Prima della sua designazione come “Veneziana dell’anno 2018” per “la straordinaria carriera scientifica nell’ambito della ricerca oncologica e della prevenzione” ha ottenuto un’altra importante investitura: la nomina, per la prima volta assegnata a un italiano, nel direttivo dell’American Association for Cancer Research.
Adriana Albini non è solo attiva nel campo della ricerca.
«Sono una persona molto organizzata e questo mi permette di riuscire a conciliare, pur talvolta con qualche difficoltà, la vita lavorativa con quella familiare, sociale, culturale ed anche sportiva. Pratico scherma a livello agonistico attenendo grandi risultati e soddisfazione».
Non manca nel curriculum della veneziana dell’anno la pubblicazione di racconti, poesie e romanzi.