La Corte Costituzionale: per i single, percorsi uguali a quelli previsti per le coppie eterosessuali e sposate
La Corte Costituzionale ha recentemente dichiarato illegittimo il divieto che impediva ai single di adottare bambini all’estero, una decisione che rappresenta una vera svolta rispetto alla normativa precedente.
Finora, l’adozione internazionale era consentita ai single solo in casi eccezionali, come quando il minore straniero era orfano di entrambi i genitori e aveva già sviluppato un legame stabile con la persona che intendeva adottarlo, o quando il bambino era disabile e non idoneo a un percorso di affidamento per motivi di salute.
In questi casi, le adozioni erano definite “nominative”, poiché il minore da adottare era già stato individuato dal potenziale genitore.
Con la nuova sentenza, invece, le persone single potranno iniziare un percorso di adozione internazionale per bambini che ancora non conoscono, esattamente come avviene per le coppie eterosessuali e sposate.
La Corte chiamata a pronunciarsi sulla disciplina dell’adozione internazionale ha affermato infatti che l’esclusione si poneva in contrasto con gli articoli 2 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e limitava eccessivamente l’interesse dell’aspirante genitore.
Adozioni internazionali anche per i single
La Corte ha deciso di ritenere in linea di principio i single idonei ad assicurare al minore in stato di abbandono un ambiente di crescita stabile a armonioso, fermo restando che poi spetta al giudice competente la valutazione della concreta idoneità affettiva dell’aspirante genitore e la sua capacità di educare, istruire e mantenere i bambini adottabili, anche tenendo conte della rete familiare di riferimento.
L’Italia tra i Paesi che adottano di più
L’Italia è uno dei Paesi che al mondo adottano più bambini e bambine dall’estero, in particolare da Russia, Colombia, Ungheria, Bielorussia e India.
L’Ungheria, tuttavia vieta le adozioni alle persone single, indipendentemente dalle leggi del Paese da cui proviene la richiesta.
I dati della Commissione Adozioni Internazionali relativi al primo semestre 2024 evidenziano tuttavia il 5,6% di adozioni concluse in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 e il 14,3% in meno rispetto al primo semestre 2022.
In numeri assoluti, nei primi sei mesi del 2024 sono state 234 le adozioni internazionali concluse contro le 478 del 2023 e le 565 del 2022. Numeri in discesa che riflettono le difficoltà incontrate da chi vorrebbe prendersi cura di minori in difficoltà. Anche per gli italiani, tra i più disponibili ad adottare, l’iter burocratico è lungo, i costi sono impegnativi, in particolare per le adozioni all’estero, che vanno da un minimo di diecimila euro a un massimo di trentamila e spesso i requisiti di legge creano ostacoli.