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Addio a Maurizio Costanzo. Una lunga carriera piena di successi

Addio a Maurizio Costanzo. Una lunga carriera piena di successi
Maurizio Costanzo @ La Vita è un altro giorno

E’ morto a Roma, all’età di 84 anni, Maurizio Costanzo

Il re dei talk show, il giornalista stimato da intere generazioni, il conduttore tv che per decenni è entrato nelle nostre case con il suo omonimo show presentandoci fatti e personaggi, raccontando storie, intrattenendo, ci ha lasciati.
E’ passato ad altra vita nella mattinata del 24 febbraio, lasciando affetto e stima in quanti restano.
Anche autore e sceneggiatore, Maurizio Costanzo si è distinto nella sua carriera in ogni settore: nella tv, nei giornali, alla radio, con i suoi libri e i suoi programmi di successo.
Una vita, la sua, spesa nel giornalismo.
Aveva iniziato, poco dopo esser diventato maggiorenne, come cronista di Paese Sera, approdando poi al Corriere Mercantile di Genova, a Tv Sorrisi e Canzoni, fino a diventare, nel 1960, il direttore di un settimanale: Grazia.
Di lì a pochi anni sarebbe arrivato anche alla radio. E poi, alla metà degli anni ’70, al talk show televisivo. Il primo fu “Bontà Loro“, negli anni ottanta arrivò anche il Maurizio Costanzo Show, giunto alla 40^ edizione.
Il suo nome è legato anche alla canzone “Se telefonando“, scritta insieme a Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e cantata da Mina.
Così come al teatro ( sue le commedie “Il marito adottivo” e “Vuoto a rendere“) e al cinema.

Nel mirino della mafia

Ma è legato anche a un fatto che sconvolse l’Italia intera quando, il 14 maggio 1993, con la moglie Maria De Filippi, scampò miracolosamente a un attentato.
Da anni, in modo particolare dopo l’uccisione di Libero Grassi, dal palco del Parioli conduceva la sua campagna contro la mafia ospitando quanti avevano denunciato intimidazioni della criminalità organizzata e soprattutto il giudice Giovanni Falcone.
Quella sera del 1993, terminata la trasmissione, a bordo di un’auto blindata con la moglie, fu affiancato da un’altra auto carica di tritolo.
L‘esplosione fu spaventosa, danneggiò i palazzi di via Fauro fino al quarto piano, fece 20 feriti.
Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e le guardie del corpo, si salvarono solo grazie a un inghippo nel telecomando che aveva azionato lo scoppio con un po’ di ritardo e al muretto di una scuola che di fatto protesse la Mercedes blindata in cui viaggiavano.

Incontro alla morte mano nella mano

La sua vita, gli aneddoti sulle persone che ha incontrato, i grandi fatti della storia italiana e perfino gli oggetti che hanno attraversato il suo quasi secolo di vita, sono raccontati nei suoi libri : Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022), Vi racconto l’Isis (2016), Sipario! 50 anni di teatro.Storia e testi (2015), La strategia della tartaruga (2009), E che sarà mai? (2006) e  Chi mi credo di essere (2004), solo per citarne alcuni.
In un’intervista disse che avrebbe rifatto tutto ciò che ha fatto. E c’è da crederci.
In un’altra ha raccontato che uno dei suoi desideri, nel pensare al momento in cui sarebbe arrivata la morte, era quello di accoglierla con la sua mano stretta da quella di Maria. Non sappiamo se sia accaduto. Ma vogliamo pensare che sia andata proprio così.

I messaggi di cordoglio

La sua morte ha scosso il mondo del giornalismo, della politica e dello spettacolo. Ha commosso tutti.
In fondo, come ha scritto Simona Ventura, abbiamo “sempre pensato che questo giorno non sarebbe arrivato mai”.
“Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità – ha scritto su Twitter la premier Giorgia Meloni -. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio”.
Messaggi di cordoglio pieni di stima, di affetto e di costernazione sono giunti da ogni dove.
“E’ terribile, è morto nostro padre, mio padre, tuo padre, l’inventore della nostra tv, quella con tanti ospiti, quella con diverse voci – ha detto lo storico dell’arte e sottosegretario Vittorio Sgarbi, storico ospite del Maurizio Costanzo Show, quando ha saputo la notizia mentre era collegato con La7 a L’Aria Che Tira -E’ dimostrato quello diceva Funari: la televisione è imprevisto. Questi effetti di imprevisto erano legati al tipo di incontri”, incroci tra persone “che hanno permesso a me di esistere. La sua televisione era quella in cui capitavano le cose, quella in cui sono nate tante figure capaci di sorprendere“.

Consuelo Terrin

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