Dopo 27 anni va definitivamente in pensione lo storico browser di casa Microsoft
Tutti riconoscono il simbolo che l’ha caratterizzato per 27 anni: la “e” attorniata da un cerchio giallo.
Lanciato ufficialmente il 24 agosto 1995 e comparso sui computer di tutto il mondo insieme a Windows 95, ha rivoluzionato il sistema operativo sostituendo con un semplice click del mouse i comandi più complicati .
Ora, dopo anni di onorato servizio, Internet Explorer, quello dei router 56k che ci mettevano un po’ a connettersi alla rete e si apriva con prime pagine in HTLM, è andato definitivamente in pensione. Dal 15 giugno infatti Microsofy ne ha annunciato l’addio definitivo.
Da quella data il software non riceve più supporto a chi lo utilizza che viene automaticamente reindirizzato su Edge, il nuovo browser dell’azienda americana, arrivato sul mercato nel 2015. Questo si basa sull’architettura Chromium e sui sistemi operativi Windows 10 e successivi.
Il successo di Internet Explorer è stato ininterrotto per almeno un decennio fino a quando non si sono affiancati altri browser come Mozilla Firefox, Safari di Apple e Google Chrome.
Oggi, secondo le stime, questo sistema è ancora installato sul 2% dei computer di tutto il mondo.
Ma anche se sono ormai in pochi ad utilizzarlo, il suo marchio è destinato a durare anche dopo la sua scomparsa dai pc.
Infatti, secondo un sondaggio commissionato dall’Australian Competition and Consumer Commission nel settembre 2021 e citato dal Guardian, si piazza al secondo posto tra quelli più conosciuti da chi utilizza la rete con una percentuale dell’85%. Lo supera solo Chrome, in vetta alla classifica con il 95%.
Al terzo posto giganti come Mozilla Firefox, con l’81% e a seguire Safari, di Apple, con l’80% e il suo successore Edge con il 69%.